Papa Francesco ha nominato il Card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. A dare l’annuncio ai Vescovi è stato il Card. Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve (Presidente uscente e prossimo alla nomina di Vescovo Emerito di Perugia), che ha dato lettura della comunicazione del Santo Padre in occasione della 76esima Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana, scegliendolo dalla terna di nomi votati dai vescovi nella loro assise.
Nato a Roma l’11 ottobre 1955, quinto di sei figli, il Card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna, era anche presidente della Conferenza Episcopale Emiliano-Romagnola.
Nel 1973, studente al liceo Virgilio, conosce Andrea Riccardi, il fondatore di Sant’Egidio, iniziando a frequentare la Comunità e collaborando alle attività al servizio degli ultimi da essa promosse: dalle scuole popolari per i bambini emarginati delle baraccopoli romane, alle iniziative per anziani, immigrati, senza fissa dimora, carcerati e vittime dei conflitti.
Dopo la laurea in Lettere e Filosofia all’Università La Sapienza, conseguita a 22 anni, con una tesi in Storia del cristianesimo, entra nel seminario della diocesi suburbicaria di Palestrina, seguendo i corsi di preparazione al sacerdozio alla Pontificia Università Lateranense, dove consegue il baccellierato in Teologia. Ordinato presbitero per il clero di Palestrina il 9 maggio 1981 dal Vescovo Renato Spallanzani, subito dopo viene nominato vicario del parroco della Basilica romana di Santa Maria in Trastevere, Monsignor Vincenzo Paglia, succedendogli nel 2000 per dieci anni. Incardinato a Roma il 15 novembre 1988, dal 1983 al 2012 è anche rettore della chiesa di Santa Croce alla Lungara e membro del consiglio presbiterale diocesano dal 1995 al 2012. Dal 2000 al 2012 è assistente ecclesiastico generale della Comunità di Sant’Egidio, per conto della quale è stato mediatore in Mozambico nel processo che porta alla pace dopo oltre diciassette anni di sanguinosa guerra civile.
Ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 14 aprile 2012 per le mani dell’allora Cardinale Vicario Agostino Vallini. Il suo motto è: Gaudium Domini fortitudo vestra (La gioia del Signore è la tua forza).
«Siamo lieti di questa scelta – affermano i Vicari generali dell’Arcidiocesi di Bologna, Mons. Stefano Ottani e Mons. Giovanni Silvagni – che riconosce il valore della persona e l’esemplarità del suo ministero, in particolare la sintonia con il magistero pontificio. Ringraziamo Papa Francesco per il dono a tutta la Chiesa italiana. Ci rallegriamo con il nostro Arcivescovo per il riconoscimento, gli promettiamo pieno sostegno nella preghiera e nella collaborazione. Ci sentiamo anche noi coinvolti per facilitare il suo compito e per far coincidere le indicazioni nazionali con quelle diocesane».
Già in passato un altro Arcivescovo di Bologna era divenuto presidente della Cei. Dal 1969 al 1979, infatti, il Card. Antonio Poma, allora Arcivescovo di Bologna, aveva guidato per due mandati la Conferenza Episcopale Italiana.
Nel 1973, studente al liceo Virgilio, conosce Andrea Riccardi, il fondatore di Sant’Egidio, iniziando a frequentare la Comunità e collaborando alle attività al servizio degli ultimi da essa promosse: dalle scuole popolari per i bambini emarginati delle baraccopoli romane, alle iniziative per anziani, immigrati, senza fissa dimora, carcerati e vittime dei conflitti.
Dopo la laurea in Lettere e Filosofia all’Università La Sapienza, conseguita a 22 anni, con una tesi in Storia del cristianesimo, entra nel seminario della diocesi suburbicaria di Palestrina, seguendo i corsi di preparazione al sacerdozio alla Pontificia Università Lateranense, dove consegue il baccellierato in Teologia. Ordinato presbitero per il clero di Palestrina il 9 maggio 1981 dal Vescovo Renato Spallanzani, subito dopo viene nominato vicario del parroco della Basilica romana di Santa Maria in Trastevere, Monsignor Vincenzo Paglia, succedendogli nel 2000 per dieci anni. Incardinato a Roma il 15 novembre 1988, dal 1983 al 2012 è anche rettore della chiesa di Santa Croce alla Lungara e membro del consiglio presbiterale diocesano dal 1995 al 2012. Dal 2000 al 2012 è assistente ecclesiastico generale della Comunità di Sant’Egidio, per conto della quale è stato mediatore in Mozambico nel processo che porta alla pace dopo oltre diciassette anni di sanguinosa guerra civile.
Ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 14 aprile 2012 per le mani dell’allora Cardinale Vicario Agostino Vallini. Il suo motto è: Gaudium Domini fortitudo vestra (La gioia del Signore è la tua forza).
«Siamo lieti di questa scelta – affermano i Vicari generali dell’Arcidiocesi di Bologna, Mons. Stefano Ottani e Mons. Giovanni Silvagni – che riconosce il valore della persona e l’esemplarità del suo ministero, in particolare la sintonia con il magistero pontificio. Ringraziamo Papa Francesco per il dono a tutta la Chiesa italiana. Ci rallegriamo con il nostro Arcivescovo per il riconoscimento, gli promettiamo pieno sostegno nella preghiera e nella collaborazione. Ci sentiamo anche noi coinvolti per facilitare il suo compito e per far coincidere le indicazioni nazionali con quelle diocesane».
Già in passato un altro Arcivescovo di Bologna era divenuto presidente della Cei. Dal 1969 al 1979, infatti, il Card. Antonio Poma, allora Arcivescovo di Bologna, aveva guidato per due mandati la Conferenza Episcopale Italiana.