Il Bilancio del Comune di Cattolica “vanta” 40 milioni di euro di debiti (compreso il buco della Fondazione Regina Maris). Una situazione non piacevole alla quale si aggiungono le 150 cause che coinvolgono l’ente pubblico per rimborsi. Si mormora che alcuni possano essere addirittura milionari!
Dall’altra parte del guado la situazione non migliora: le risorse in entrata, infatti, sono ridotte al lumicino con oneri di urbanizzazione oramai prossimi allo zero per la crisi nell’edilizia e per la mancanza di territorio per nuove espansioni.
Notizie non buone che l’Amministrazione ha voluto comunicare ai cittadini recentemente, in un gremito teatro Snaporaz.
“Abbiamo una sorta di bilancio parallelo – ha spiegato il vicesindaco ed assessore al Bilancio, Alessandro Bondi – che ci preoccupa molto. Oltre 150 cause in piedi e nei settori più vari: dal personale al civile ed al penale. Sono un fardello molto pesante per un Comune come il nostro”. Poi l’assessore ha ribadito i tagli dello Stato (4milioni di euro in meno in due anni). Nel 2009 avevamo oneri di urbanizzazione per 2,2milioni di euro – ha continuato Bondi – ma nel 2010 siamo scesi a 859mila euro, nei prossimi 4 anni, dal 2011 al 2014, abbiamo previsto ulteriori cali complessivi di 1,2milioni di euro, circa 300mila euro l’anno. Il territorio di Cattolica non permette nuove urbanizzazioni”. Il sindaco Piero Cecchini, al fianco di Bondi, ha ribadito: “Dobbiamo ragionare sulle riqualificazioni e su uno sviluppo che possa migliorare ciò che è già esistente”. I conti restano in rosso, una preoccupazione alla quale si aggiungono quelle ereditate dal passato come gli Swap, che al momento vedrebbero il Comune perdere 644mila euro.
“Faremo valere le nostre ragioni con le banche” ha ribadito Bondi. Sono stati, inoltre, messi a bilancio 50mila euro per realizzare, il prossimo anno, un Bilancio comunale partecipato.
Ma non sono mancate le critiche sollevate dall’opposizione sull’incontro allo Snaporaz: “Se si trattava di informare i cittadini – commenta Sinistra Critica – sugli indirizzi del Bilancio di previsione 2012 l’iniziativa è stata certamente apprezzabile, ma se l’assemblea serviva a tamponare le critiche sul Bilancio partecipato, promessa elettorale ancora non mantenuta, allora le cose cambiano. E poi l’amministrazione ha discusso di questo bilancio solo con poche categorie economiche”.
Luca Pizzagalli