“L’era un béus”: i poeti resteranno alle finestre fino al 24 gennaio. E un video promuove l’iniziativa che ha ridato vita ai palazzi storici clementini.
Le installazioni di “L’era un béus. Poeti alle finestre”, il progetto realizzato da Fondazione Culture Santarcangelo in occasione delle festività Natalizie, che dà nuova vita ai palazzi del centro storico attraverso la voce dei poeti santarcangiolesi e i disegni di sette artisti contemporanei, si potranno dunque ammirare fino a domenica 24 gennaio.
Intanto giovedì 7 gennaio, l’Amministrazione comunale pubblica sui suoi social un video promozionale, realizzato da Vladimir Bertozzi, che racconta le emozioni e l’esperienza di chi guarda e ascolta le opere.
Le installazioni sono visibili fino al 10 gennaio tutti i giorni dalle 18 alle 21,45 mentre a partire dalla settimana successiva solo nel week end (venerdì, sabato e domenica), sempre nello stesso orario.
Il percorso parte dall’antica torre delle ex carceri di via Pio Massani dove risuonano le parole di libertà di Tonino Guerra, mentre lo studio dismesso del ceramista Lucio Bernardi in contrada dei Nobili ospita i versi di Nino Pedretti. Proseguendo si incontra Palazzo Docci animato dagli spiriti amabili che abitano le poesie di Raffaello Baldini. A tradurre in immagini le parole dei tre poeti santarcangiolesi, l’estro degli artisti Roberto Ballestracci, Elettra Campana, Eron, Lorenzo Kamerlengo, Elisa Mossa, Francesco Ruggeri, Nicolò Vasini.
L’ideazione e l’allestimento del progetto sono a cura di Claudio Ballestracci, il montaggio è di Stefano Bisulli, le musiche di Marco Mantovani. All’iniziativa hanno collaborato anche Stefano Franceschetti della Scuola del libro di Urbino, e l’associazione Almanimatori.