I Guardiani della Galassia, nati alla fine degli anni ’60 con disegni di Gene Colan e rivisitati nel 2008, sono apparsi sporadicamente nell’universo Marvel e risultavano fino a poco tempo fa tra i meno noti nel pianeta supereroistico della casa di Stan Lee. La scelta di un film su di loro poteva dunque rivelarsi molto rischiosa: invece il film diretto da James Gunn fa sfracelli alle biglietterie di tutto il mondo. Il merito del successo è grazie a questi eroi diversi dal solito, più canaglie che anime pure, con fedine penali lunghe un chilometro e costretti a condividere, con litigi e attriti, una missione di salvataggio della Galassia. Un bel gruppetto per un film che più assortito non si può con dosi in egual misura di spettacolo, umorismo, azione (più colonna sonora da urlo per via della compilation in cassetta di Peter Quill che contiene David Bowie, 10CC, Rupert Hine, Jackson Five etc) e persino scavo psicologico di personaggi tanto curiosi quanto complessi, il tutto con una bella spruzzata di leggerezza che rende il film godibilissimo.
Appaiono John C.Reilly, Glenn Cloose, Michael Rooker e Benicio del Toro in questa mega produzione che conferma l’oculatezza produttiva della Marvel (cameo immancabile di Stan Lee nel film) e ha creato una sorta di mega “soap” fantastica, dove ogni prodotto in qualche modo si innesta con altri (il personaggio del Collezionista era apparso sui titoli di coda di Thor The Dark World).
Già in cantiere il secondo episodio, annunciato sui titoli di coda dove appare pure il più bizzarro personaggio Marvel, protagonista di uno dei più clamorosi flop cinematografici della storia. In realtà la Marvel è già in azione per il lancio del prossimo The Avengers.
Il Cinecittà di Paolo Pagliarani