Se il Rimini calcio tanto per intenderci, non soffre il mal di trasferta avendo nelle sue ultime tre partite lontano dal “Neri” sempre vinto, i Crabs per non essere da meno, e forse anche per farsi perdonare l’ultima penosa esibizione in casa con Venezia, hanno pensato bene di imitare i biancorossi cogliendo anche loro il terzo successo esterno consecutivo. Questa volta i granchietti hanno vinto a Livorno (84-90) prendendo il comando delle operazioni fin dall’inizio e non abbandonandolo più fino alla fine. In sintesi, buono l’approccio con un Rinaldi super nel primo quarto; più che discreti i secondi dieci minuti; ottimo il rientro dall’intervallo conclusosi con un eloquente +14. Poi, però, nell’ultimo spicchio di gara, Livorno ha avuto un ritorno impressionante, tanto che a meno di un minuto era arrivata addirittura a -1, ma una bomba di Scarone ha chiuso definitivamente l’incontro. Già, German, dire che la vittoria sia solo merito suo è certamente azzardato, ma sul fatto che lui abbia contribuito in maniera determinante non vi sono dubbi. Il capitano ha chiuso con 35 di valutazione, 30 punti con un incredibile 8/11 da tre, ma non solo perché le sue penetrazioni e i suoi scarichi hanno significato mattoncini per Goss, Zanus, Rinaldi e Kesicki. Proprio Tomasz ha avuto nelle mani i due liberi che potevano mandar in archivio la gara senza tanti patemi finali, ma li ha falliti. Nel complesso, però, la sua prova è stata più che positiva con un buon 3/3 da 2 e un 2/2 da 3, riscattando, così, la pessima prova fornita con Venezia. Ora i riminesi, in classifica a quota 12, raggiungono Imola e Roseto e hanno l’opportunità di agguantare Scafati che trovandosi appena 2 punti più sopra verrà a giocare al “105” l’ultima gara dell’andata. L’occasione è ghiotta, ma attenzione, c’è da sfatare un tabù: poiché la gara verrà trasmessa in diretta dalla Rai sabato 10 e poiché i Crabs quando ci sono le telecamere, perdono sempre. Sarà il caso di fare i debiti scongiuri che però non avranno ragione di esistere se i Crabs saranno quelli formato trasferta.
Pier Luigi Celli