Come quattro moschettieri del tempo libero, come i quattro dell’oca selvaggia, o i fantastici quattro del divertimento. Acquario di Cattolica, Aquafan, Oltremare e Italia in Miniatura, eccoli i parchi che idee in resta vanno all’assalto della riviera. L’ultima ad indossare la casacca di Costa Parchi (il polo integrato creato dal gruppo Costa Edutainment) è Italia in Miniatura, al termine di una operazione complessa da circa 16 milioni di euro. “L’acquisizione – ammette Giuseppe ’Beppe’ Costa, presidente e amministratore delegato di Costa Edutainment, nella foto a sx con l’ex proprietario Paolo Rambaldi – non era prevista in tempi così ravvicinati. La situazione critica in cui il parco versava, lo stretto rapporto personale e professionale che mi lega a Paolo Rambaldi, nonché la consapevolezza che in gioco c’era un know-how importantissimo legato a uno dei parchi storici più importanti della riviera, che rischiava di andare perso, mi hanno spinto ad accelerare i tempi”.
Risultato: il più antico parco della riviera, costruito nel 1970, passa di mano, dai riminesi Rambaldi ai genovesi Costa, già impegnati con le Crociere prima di dirigersi con passione sull’Aquario di Genova (1.200.000 visitatori l’anno) e virare sull’edutainment, legando il loro nome alla Riviera riminese. Qui sono sbarcati già nel 2000 con la gestione dell’Acquario di Cattolica, per allargarsi nell’ottobre scorso con l’acquisizione di Oltremare e Aquafan a Riccione vincendo la concorrenza di un gruppo francese. “Miglior papà adottivo non poteva esserci per il parco. – cerca di stemperare la malinconia dell’addio alla sua creatura, Paolo Rambaldi – Italia in Miniatura passa da una piccola famiglia come la nostra ad una grande famiglia come i Costa. Spero che questa storia meravigliosa prosegua per altri 44 anni e con gli stessi valori che han guidato mio padre Ivo e tutti noi”.
Una trattativa quasi inesistente, l’ha definita l’ad Costa, quella che ha portato il parco tematico legato all’Italia e alle sue bellezze nell’arcipelago del gruppo genovese. Il risultato è un contratto di affitto di quattro anni con opzione di acquisto da parte del gruppo Costa dopo due anni. Parte integrante dell’accordo sono i lavoratori a tempo indeterminato, in totale 36, tutti confermati: di questi, 10 sono stati assorbiti mediante il contratto di affitto d’azienda, mentre 26, in precedenza dipendenti della società Eredi, sono stati assunti direttamente dal gruppo Costa. “E stiamo richiamando anche alcuni stagionali” rilancia il patron Beppe. Del nuovo polo integrato dei parchi Nicola Costa (il cugino) sarà il patron, mentre Patrizia Leardini il direttore generale. Italia in Miniatura si porta appresso circa 30 milioni di visitatori accolti dal 1970, 272 meraviglie architettoniche e paesaggistiche (italiane ed europee) perfettamente riprodotte su scala su un’area complessiva di 85mila mq: un polo vitale capace di trasformare arte, educazione ambientale, scienza e storia in esperienze divertenti e percorsi istruttivi anche per le scuole. “Il 2014 si apre all’insegna dell’ottimismo – dà i numeri Rambaldi prima di cedere il testimone – al 15 marzo le prenotazioni segnano un +14%, ancora meglio i percorsi didattici: +25%”. Italia in Miniatura e i suoi fratelli sono pronti a tuffarsi nella stagione (e con “Esagerata!” la promozione è davvero tale: personalizzi il biglietto d’ingresso con la foto ed entri gratis quando vuoi), obiettivo: 1.200.000 visitatori. “Ma tendere a 1.400.000 non è utopia, se sapremo muoverci commercialmente in maniera più aggressiva, senza attendere le previsioni del tempo” è la Costa-ricetta.
Paolo Guiducci