Esiste il book crossing, curiosa e interessante esperienza provata anche dalla nostre parti, che prevede il rilascio di libri in punti definiti per scambiarli con altri lettori. A Rimini nasce su iniziativa di alcuni studenti il ticket crossing, ovvero il rilascio di biglietti del bus con minuti ancora da consumare ad uso di altri utenti. C’è un fenomeno invece in apparente declino: il road crossing: tradotto a spannella, il “taglio della strada”. Trattasi di quella nota categoria di automobilisti che ai semafori si mettono sulla corsia di svolta a sinistra per poi tirare dritto tagliando la strada a quelli nella corretta corsia. A loro volta divisibili in due sottocategorie. Quelli “bastardi dentro”, che lo fanno con cognizione di causa. E quelli in buona fede, convinti di prendere il tempo giusto: “tanto quando arrivo sotto il semaforo diventa verde e non do danno a nessuno” (ci avessi preso una volta). Col nuovo semaforo di via Covignano, che rende inutile la rischiosa manovra, e con la nuova rotatoria in via della Fiera oggi per i tagliatori professionisti gli ambiti di sfogo sono sempre meno. Il semaforo di via Coriano e poco altro. Ma in molti si sono riadattati: nella nuova rotatoria del baseball, direzione Bellaria-Rimini, ce n’è un sacco che si mettono sulla corsia per andare a Santarcangelo e poi zac tagliano la strada all’ultimo per proseguire verso la città. C’è un dissuasore di 10 metri, ma ce ne vorrebbe almeno uno da un chilometro. Da sinistra a destra, come da destra a sinistra. Qualcuno lo ha fatto pure in politica, perché non dovrebbe funzionare in strada?