La Copsette chiude la regular season con una sconfitta, ma raggiunge ugualmente i play-off. L’Harem Scafati impedisce ai Crabs di cogliere la loro ottava vittoria in trasferta e per la verità i campani non hanno faticato neppure troppo ad avere ragione dei riminesi scesi al Palamangano senza De Pol, Zanus e con Kesicki febbricitante. Sperare di vincere con queste premesse era sinceramente impossibile anche se la Coopsette che ha giocato l’intero incontro in pratica senza i due americani apparsi neanche parenti di quelli ammirati appena otto giorni prima, ha tenuto il campo con dignità perché sotto quasi sempre, anche di 15, nell’ultimo quarto si è avvicinata ai padroni di casa (57-59) per poi cedere (73-65).
Archiviata la sconfitta, l’ultima giornata ha stabilito la griglia di partenza per gli imminenti play-off. Fatti i complimenti alla Cimberio Varese che battendo nello scontro diretto la sua più immediata inseguitrice, la Prima Veroli, si è guadagnata la promozione in A1, la Coopsette chiude in settima posizione: un risultato quasi incredibile considerando che l’inizio stagione era iniziato malissimo, con i Crabs in piena zona retrocessione per un mesetto, almeno fino al cambio in panchina con l’esonero di Galli e l’arrivo di Sacco che ha ribaltato come un calzino la squadra riminese portandola fino a questo settimo (insperato) posto. Posto che farà incrociare i Crabs con la Fastweb Casale (giunta quarta) con gara1 che si giocherà domenica 3 maggio. Giusto il tempo di rifiatare un attimo e martedì 5 sarà ancora scontro al “Ferraris” di Casale Monferrato, poi tutti in Riviera dove si scenderà sulle asse del “105 Stadium”, venerdì 8 con possibilità di tornarci 48 ore più tardi. Se le due squadre dovessero essere ancora in situazione di parità, tutto si rimanderebbe a gara5, quella del dentro o fuori, che è in programma nuovamente in terra piemontese, mercoledì 13.
Intanto la società di via Dante dopo aver rispedito a casa il brasiliano Da Rocha, ha scelto la nuova pedina che vestirà la maglia biancorossa fino alla fine della stagione. Si tratta dell’italo-argentino Sebastian Cacciola (nella foto). Nato a Quilmes, il 19 agosto del 1982, Cacciola è un’ala-pivot di 2 metri 07 centimetri.
“Me ne hanno parlato bene sia Ario Costa sia Piero Bucchi – commenta il general manager dei granchietti, Renzo Vecchiato – è il giocatore che cercavamo, serio e di sostanza”.
Pier Luigi Celli