Dal febbraio 2015 si svolge nella Fiera di Vicenza HIT Show (Hunting, Individual protection and Target sports). È una manifestazione fieristica che ambisce, come si legge su internet, a «diventare l’appuntamento di riferimento in Italia e in Europa per il comparto delle armi made in Italy».
Nel 2017 la Fiera di Vicenza si è fusa con quella di Rimini formando l’IEG (Italian Exhibition Group), azienda leader e orgoglio di questo territorio. Il Comune di Rimini detiene, insieme alla Provincia di Rimini e alla Camera di Commercio di Rimini, la maggioranza delle azioni di IEG.
In questa fusione il Comune di Rimini ha eredito anche la “Fiera delle armi”.
Purtroppo, HIT Show si caratterizza in Europa per essere l’unica manifestazione fieristica del settore, accessibile a tutti, minori compresi, nonostante siano esposte tutte le tipologie di armi, escluse quelle esplicitamente definite “da guerra”.
Fin dalla sua prima edizione, proprio per questo motivo, varie associazioni nazionali e locali (sia di Vicenza che di Rimini) hanno rilevato diverse criticità di HIT Show, quali le mancate regolamentazioni delle tipologie di armi esposte e dell’accesso ai minori.
È vero che nel regolamento della Fiera, è scritto che:
“I minori non possono accedere agli spazi espositivi se non accompagnati da un adulto. È fatto espresso divieto, in ogni caso, da parte dei minori, di maneggiare le armi esposte. Gli accompagnatori dei minori si rendono personalmente responsabili della vigilanza sugli stessi.”
Però, di fatto, HIT Show non prevede alcuna sanzione al riguardo delegando la responsabilità agli accompagnatori: in questo modo i minori possono maneggiare, pressoché indisturbati, tutte le armi esposte, come mostrato da diversi media nazionali.
Come se non bastasse viene incentivata la presenza dei minori rendendo gratuito l’accesso ai bambini al di sotto di sei anni.
In ragione della loro partecipazione azionaria in IEG, sono state sollecitate, sin da subito, le Amministrazioni comunali di Rimini e di Vicenza perché potessero esercitare la loro preziosa persuasione morale nei confronti degli organizzatori di HIT Show, per arrivare al più presto a definire un nuovo regolamento che riguardi sia i visitatori che gli espositori della manifestazione fieristica.
In particolare a Rimini, alcune delle associazioni cattoliche presenti nella Commissione Pace Giustizia e Salvaguardia del Creato dell’Ufficio di Pastorale Sociale della Diocesi insieme ad altre Associazioni laicali, in questo ultimo anno, hanno promosso alcuni momenti di approfondimento e confronto e hanno fatto un lavoro di pressione sul Comune senza aver ottenuto però i risultati sperati.
Nonostante una mozione approvata all’unanimità in Consiglio Comunale a Vicenza il 21 settembre dello scorso anno e citata in un’interrogazione in Consiglio Comunale a Rimini il 7 dicembre 2017, non sono state apportate alcune modifiche al Regolamento del Visitatore di HIT Show e decine di bambini hanno potuto, anche quest’anno, osservare, ammirare e armeggiare pistole e fucili, sotto lo sguardo fiero dei genitori e curioso della stampa.
Permettere a bambini e a ragazzi di entrare in una Fiera dedicata alle armi è contrario ad ogni principio educativo e di positivo sviluppo dei nostri ragazzi. È una scelta pericolosa fatta in fasi di crescita particolarmente delicate, soprattutto quella degli adolescenti. Le cronache nere delle nazioni dove la detenzione di armi è lasciata alla libera scelta dei cittadini, ne sono tragica testimonianza.
È necessario, indispensabile e urgente arrivare alla regolamentazione degli accessi prima della prossima Hit Show, in programma dal 9 all’11 febbraio 2019.
Non è accettabile, in nome dell’economia e della lobby delle armi, permettere che passi il principio secondo cui accedere alle armi è normale, facile, accessibile, quasi un gioco. Dobbiamo proteggere i nostri ragazzi e i giovani da messaggi contraddittori: la violenza va bandita. Non è, non deve e non può essere la risposta di una società moderna basata sul dialogo, sulla relazione e sull’incontro.
Per questo chiediamo alla nostra Amministrazione comunale di farsi parte attiva, insieme alla Amministrazione del Comune di Vicenza, affinché la fiera HIT Show espliciti in un Regolamento l’assunzione di responsabilità etica e sociale introducendo norme precise e pubbliche sia per gli espositori, riguardo le tipologie di armi esposte; sia per i visitatori, vietando l’accesso ai minori.
Una ulteriore nota riguarda la partecipazione, nei locali della Fiera nei giorni di Hit Show, di manifestazioni di carattere direttamente politico e di rappresentati di partiti politici. All’interno della Fiera sono vietate le passerelle politiche; pertanto è opportuno che il Regolamento rinnovi l’impegno a mantenere concreta fedeltà a questo orientamento.
Rimini, che ha insignito la cittadinanza onoraria a educatori e donne e uomini di pace, quali Margherita Zoebeli, Andrea Canevaro, XIV Dalai Lama, Chiara Lubich e Andrea Riccardi, deve esprimere politiche coerenti con questi suoi atti, per la costruzione di un futuro di pace per tutti.
I giovani sono il nostro futuro! Impegniamoci tutti per un futuro migliore, in cui sia possibile affrontare i problemi, sotto la tutela della legge, con il dialogo e con il rispetto dell’altro, e dove la convivenza pacifica possa superare ogni forma di odio e di violenza.
Il Papa, nel Messaggio per la prossima Giornata mondiale della pace (1 gennaio 2019), si rivolge a tutti i politici affermando che “la buona politica è al servizio della pace”: facciamo anche noi, ognuno di noi, tutto il possibile perché questa precisa situazione possa essere gestita secondo finalità di pace e di buona politica.
Don Pierpaolo Conti
Direttore dell’Ufficio di Pastorale Sociale