Sono professionisti che garantiscono un servizio di qualità per il turista. Figure che veicolano l’immagine di una città e del suo territorio valorizzandone gli aspetti monumentali, culturali, paesaggistici e sociali. Uomini e donne, ragazzi e ragazze che illustrano le ricchezze di un luogo dopo averlo studiato approfonditamente. Dallo scorso dicembre anche Rimini può fregiarsi di un gruppo di guide turistiche, guide ambientali e accompagnatori turistici (Confguide) nato con l’aiuto di Confcommercio, ormai giunto a quasi 30 iscritti.
“Se l’obiettivo è rilanciare il turismo culturale – sottolinea il presidente di Confguide, Marco Torri –bisogna affidarsi a chi è titolato, a chi è formato, a chi per dodici mesi l’anno svolge questo lavoro. Il nostro obiettivo è quello di rappresentare prima di tutto una categoria, guide e accompagnatori, che nel nostro territorio non ha mai avuto una rappresentatività. A giugno dell’anno scorso ho iniziato a coinvolgere tanti colleghi che alla fine hanno scelto di aderire ad un progetto molto ambizioso”.
Due gli obiettivi principali.
“Sicuramente tra le nostre priorità – fa eco Raffaella Cenni, vicepresidente – c’è quella di sradicare il concetto di una Rimini low cost sotto ogni profilo. Ma non solo, ci opporremo contro colleghi che si offrono ad offerta libera ed anche contro quegli operatori turistici o agenzie che si affidano ancora oggi a professori in pensione o a presunti operatori didattici che portano in giro gruppi di studenti senza assicurazione nè patentino di guida, a costi talmente bassi che sviliscono il ruolo della guida turistica professionale, ma sono soprattutto un pericolo per gli stessi clienti, oltre a dar l’idea di una Rimini che vale meno di altri luoghi. I gruppi, spesso quelli di studenti non sanno che chi li guida deve essere coperto da un’assicurazione personale RC che li tuteli dal momento in cui scendono dal bus fino alla loro risalita. Proprio sul tema abusivismo è già attivo un tavolo regionale di Confguide e Confcommercio per un lavoro congiunto e a Rimini abbiamo già svolto i preliminari incontri con la polizia Municipale, chiedendo quindi di attivarsi per un controllo sui patentini di chi guida i gruppi”.
Tesserino sempre in bella vista, come da normativa, Torri e i suoi colleghi in questi mesi di turismo scolastico hanno guidato e accompagnato centinaia di gruppi turistici in giro per la regione, ma anche nei territori limitrofi dato che possono considerarsi guide di confine con intense relazioni tra Toscana, San Marino e le vicine Marche. Ma l’obiettivo di Confguide è Rimini e tutto il suo entroterra.
“Vogliamo essere considerati veri e propri ambasciatori del nostro territorio, un anello indispensabile per promuoverlo e raccontarlo. Nei prossimi anni anche Rimini si presta ad essere richiesta come meta culturale e per questo va dato merito al nostro sindaco che si sta impegnando per dare un nuovo volto alla nostra città. Rimini ha una grande identità culturale ed artistica, basta solo affidarsi a chi tutti i giorni e tutti i mesi la vive, la racconta, facendo emozionare”.
Proprio per questo Confguide è a disposizione per essere coinvolta in tutti quei tavoli programmatici che riguardano la promozione e la valorizzazione del territorio tutto, entroterra compreso.
Francesco Barone