Alla decima giornata di campionato, i Crabs decidono che è giunta l’ora di vincere la loro seconda partita in campo esterno. Lo fanno nella domenica forse più importante, perché a essere espugnato è il palazzetto di Monteroni, squadra che fino a quel momento aveva gli stessi punti della Nts. Il risultato, salvo i primi dieci minuti (18-17 per i pugliesi) non è mai stato in discussione perché a cominciare dal secondo quarto (30-15 per i Granchi), per proseguire nel terzo (19-16) e per finire nel quarto (21-9 il parziale) i Granchi hanno dimostrato di avere in mano le redini dell’incontro chiuso sull’87-58. Il risultato finale è frutto di una superiorità che è stata prima di squadra con cinque giocatori in doppia cifra, poi dei singoli con protagonisti Pesaresi (15 punti per lui), Aglio (10), Battistini (12) e Foiera (13). A questi bisogna aggiungere la strepitosa prova di “Batman” Meluzzi (nella foto)che ha mandato a referto 24 punti con un eccezionale 6/9 nelle triple (oltre a 7 rimbalzi e 3 assist). Le statistiche sono impietose per i leccesi bravi a catturare più rimbalzi offensivi dei Crabs, unicamente perché i biancorossi al tiro non hanno quasi mai sbagliato come dicono le cifre: 55% nelle “bombe”.
La vittoria “corsara” dei Granchi incide tanto nella classifica che vede in testa Bisceglie con 16 punti, alle sue spalle Montegranaro e Campli con 14 e poi la coppia Porto Sant’Elpidio e San Severo a 12. A 10 si trova Pescara mentre a 8, a far compagnia ai biancorossi, ci sono Matera e Giulianova. Alle loro spalle ci sono ben sei squadre a quota 6 con Venafro ancora ferma al palo. E domenica si torna al vecchio caro “Flaminio”: qui sarà ospite il San’Elpidio avanti quattro lunghezze. I marchigiani, lontano da casa, hanno vinto tre partite con Matera (86-88), Giulianova (74-82) e Venafro (69-79) mentre sono andati ko con Monteroni (64-53) e Perugia (77-71). Proprio dopo la sconfitta con gli umbri, hanno messo insieme tre vittorie consecutive. In media realizzano 72.6 punti a partita tirando con il 48% da “due” e con il 36% da “tre”.
Pier Luigi Celli