Nella peggior partita disputata dai Crabs il risultato finale col Montegranaro fissa in modo inequivocabile una prestazione a dir poco sotto tono (63-85). Passabili nei primi 20’ (chiusi comunque sotto di 8), i riminesi subiscono un break di 6-24 nel terzo tempo per poi sparire nell’ultimo giro di sirena. Montegranaro ha fatto un figurone con un collettivo che ha chiuso con una valutazione di 111 contro il 54 dei granchietti. Un dato che non ha bisogno di ulteriori commenti. C’è da sperare che questo inciampo sia un’eccezione però alcune conferme per esempio al tiro (un misero 38% da 2, un usuale purtroppo 22% da 3 e, tanto per gradire, uno striminzito 60% ai liberi) si ripetono un po’ troppo spesso tanto da non essere considerate una casualità ma una consuetudine. Intendiamoci, nessuno sottovaluta quanto di buono è stato fatto finora, non si vincono dodici partite su diciassette se la squadra non c’è, però questa sconfitta per come è maturata fa pensare al peggio se non si reagisce al più presto, cominciando dalla prossima trasferta con la Zepa Marostica, anch’essa già battuta all’andata.
Salendo di un gradino non è che le cose vadano meglio. Gli Angels, infatti, tornano dalla trasferta di Fabriano con una sconfitta (82-72) nonostante una buona prestazione, soprattutto sotto l’aspetto psicologico. I clementini, infatti, hanno rincorso i marchigiani per tutto l’arco dell’incontro agguantando la partita un’infinità di volte, ma l’ultima rincorsa si è esaurita a 2’ dal termine quando troppi errori hanno consegnato la vittoria nelle mani dei marchigiani. L’assenza di Ancelotti si è fatta sentire, ma non più di tanto per l’ultima prestazione di Silimbani (22 punti) il prossimo turno gli Angels lo giocheranno al “Madison” ospitando il Matera, un avversario che finora ha vinto nove dei venti incontri disputati. Occorrerà una gara quasi perfetta.
Pier Luigi Celli