Giuliana ha vent’anni. L’avevamo lasciata in terza media quando con suo padre Orlando avevamo riflettutto sul dopo di noi. Sì, perchè Giuliana Di Loreto è affetta dalla nascita da idrocefalia, costretta in carrozzina. Ora gli occhi di Orlando brillano. Vuole fare una sorpresa a sua figlia: vedere scritto nero su bianco su un giornale che Giuliana si è diplomata. Contro tutte le difficoltà: dalle insegnanti di sostegno che cambiavano spesso alle tante persone che dicevano che non ce l’avrebbe mai fatta. Invece lei, grazie anche ai tanti amici che le sono stati accanto, ha messo in tasca il suo 80/100, diplomandosi all’istituto “Luigi Einaudi” con indirizzo Grafico. E ora porte aperte verso l’università.
“Eh si perché Giuliana non si ferma qui. – dice raggiante papà Orlando – Ha già deciso che vuole frequentare l’università ed è molto determinata”.
Cosa vi ha fatto capire in famiglia che Giuliana che è sì una ragazza allegra e positiva, ma oltre ai problemi motori ha anche difficoltà nel parlare, poteva farcela a superare la maturità?
“Mia figlia, quando era più piccola, subito dopo aver cenato si metteva a piangere. E il motivo era sempre lo stesso: non era riuscita a terminare i compiti che aveva per il giorno successivo. Da lì io e mia moglie Karina abbiamo capito quanto tenesse agli studi e i risultati lo hanno dimostrato. Ma questo è solo un esempio di tanti. Ci hanno detto che Giuliana ha fatto un esame orale eccellente, oltre agli scritti, al tirocinio e altre attività”.
E in effetti dai voti è risultatata una delle migliori della sua classe. Ed ecco allora che questa esperienza può servire come esempio a chi dice che con i propri problemi, anche più piccoli, non può farcela. Giuliana ha lottato come una leonessa, andando lei stessa alle riunioni, una volta maggiorenne quando c’era qualche problema, sfidando le difficoltà con la sua voglia di farcela. Perchè lei voleva studiare, voleva farcela, voleva diplomarsi, vuole esserci nel mondo. Proprio come tutti gli altri. Giuliana, una volta compiuti i vent’anni, ha anche ricevuto dall’Ausl una carrozzina con cui può alzarsi in piedi e così ha potuto sostenere l’esame orale sulle proprie gambe. Non solo, ora può fare anche un aperitivo con le amiche o andare a vedere i voti degli esami e leggerli direttamente da sola, senza l’aiuto di nessuno. Perchè quello che è scontato per la maggior parte di noi, per lei è ogni volta una conquista. Per carità, Giuliana avrà problemi da affrontare e anche diverse difficoltà, e questo anche lei lo sa bene, ma ha già posato una buona pietra sul cammino sempre impervio della vita e vuole andare avanti accettando le sfide e navigando a vista sul mare splendido che sarà il suo futuro.
Silvia Ambrosini