A fare un quadro dell’andamento delle gite scolastiche in Italia, ci ha sempre pensato il Touring Club italiano con un Report annuale. L’ultimo realizzato, nel 2013, ha fotografato un incremento di poco meno del 25% dei viaggi scolastici rispetto agli anni precedenti (il picco negativo nel 2010, quando la crisi economica si è fatta maggiormente sentire). Si tratta di un giro di quasi 100mila studenti (930mila per la precisione) che creano un mercato che vale 270milioni di euro. Rimini, com’è noto è sempre stata meta di gite scolastiche per la gran quantità e il costo contenuto delle strutture ricettive. Un fatto è certo: questa città è punto di riferimento (per il pernottamento) per tutti quei viaggi studio che si svolgono in Emilia Romagna e nelle Marche: si parte al mattino per la città da visitare e la sera si torna a Rimini. Professori e studenti dicono che un giorno in città lo si passa volentieri soprattutto per il classico tour di San Marino, San Leo, Gradara e – in grande rispolvero – il centro storico. Infatti, nell’anno in cui il Touring Club ha redatto il suo Report la Domus del Chirurgo e il Museo della Città insieme hanno visto una crescita del 6% delle visite (rispetto all’anno precedente) con 20mila studenti (su 70mila biglietti staccati) che sono arrivati dalla provincia ma anche da Marche, Toscana, Lazio e Veneto.
Ma come sta andando il 2015?
Abbiamo chiesto a Katia Rossanini, direttore generale di Malatesta Viaggi, tour operator riminese leader del settore con 5mila tour annui sull’intero Paese.
Tutto bene, nel settore delle gite su Rimini e zone limitrofe?
“In effetti dopo il 2010 un segno concreto di ripresa c’è stato, in particolare nel 2014, almeno per noi, anno in cui abbiamo registrato un aumento di presenze di gite scolastiche su Rimini di oltre il 32%; ed anche sul territorio nazionale e verso l’estero”.
Questa primavera?
“Quest’anno l’andamento delle prenotazioni dirette nella nostra regione è un po’ sotto tono. Al momento c’è una defezione di prenotazioni di studenti su Rimini e dintorni di quasi il 28%.
I nostri clienti hanno preferito altre destinazioni: le vicine Marche, il Piemonte e la Lombardia, zone in cui in effetti registriamo ad oggi un discreto aumento di richieste e di prenotazioni rispetto all’anno passato”.
Riesce a spiegarci il perché?
“Per esempio l’imminente Expo di Milano ha sottratto al nostro territorio moltissimi gruppi che solitamente venivano a Rimini e dintorni proprio nel mese di maggio”.
In effetti Expo 2015 si sta muovendo su questo fronte proponendo biglietti a 10 euro e pacchetti viaggio scontati per le scuole.
Gli albergatori vedono nero. Per Patrizia Rinaldis, presidente dell’Associazione Albergatori di Rimini, quello delle gite è “una parte del turismo che va recuperata in modo serio. L’idea di Rimini città della cultura sposa questa tipologia di turismo. Però dobbiamo trovare un modo per farlo nel modo corretto”. La paura della Rinaldis è lecita: quali servizi può offrire un hotel se – tolte le percentuali incassate dall’agenzia – ci guadagna 13, 14 euro al giorno a persona? “C’è poi da considerare il boomerang del web e delle recensioni negative che possono dannegiare l’immagine del turismo”. Anche perché gli hotel che accolgono gli studenti spesso sono strutture che non hanno grandi possibilità di collocarsi sul mercato (strutture non nuovissime, con servizi retrodatati) per cui sfruttano ogni opportunità “fuori stagione” che gli si presenta.
Alcuni numeri. La promozione di Rimini come meta di una gita scolastica è serrata. I pacchetti proposti variano in base al grado della scuola. Addirittura è possibile prenotare tour per scuole materne e primarie (con una notte a Rimini) che includono Fiabilandia e il tour della Rimini storica a partire da 43 euro a notte per un 2 stelle e 47 per un 3 stelle (con biglietto di Fiabilandia incluso). All’altro capo del filo, le scuole secondarie che organizzano gite da 4 giorni e 3 notti (in media) che includono: visita al centro storico, escursione a Ravenna, Mirabilandia, Ferrara e Valli di Comacchio e San Marino a partire da 126 euro in 2 stelle e 137 in 3 stelle con pensione completa, con inclusi: visite guidate a Rimini, Ravenna, Ferrara e San Marino, ingresso e pranzo self service a Mirabilandia, costo del biglietto del battello delle Valli di Comacchio (dati paincentive.it).
Angela De Rubeis