Ora è davvero finita: per il Rimini rimane spazio solo per i rimpianti. I play-off, nel frattempo, se ne sono andati per altri lidi. I titoli di coda, ad una giornata dal termine del campionato, sono arrivati dopo la vittoria interna del Pisa, di misura (1-0) sullo Spezia.
Non è bastata l’ottima prova messa in scena dalla banda di Acori, che è riuscita a calare un poker (reti di Greco, Porchia, Paraschiv e Docente) sul campo di un Albinoleffe con le pile un po’ scariche (terza sconfitta consecutiva e 11 gol incassati). Fra l’altro, questa partita è costata la panchina all’allenatore Elio Gustinetti (pronto per quella riminese?), in rotta con il presidente della società seriana, nonostante l’ottima stagione disputata e la storica conquista della post season. Al suo posto è stato chiamato dalla Primavera Armando Madonna. Follie del calcio!
I biancorossi, invece, hanno mostrato di avere le pile ben cariche, riuscendo a battere in sequenza tutte e tre le formazioni che li precedono (Pisa, Brescia e Albinoleffe) e ottenendo il quarto successo consecutivo (con 12 gol all’attivo). Oltre tutto, senza il fondamentale apporto di capitan Ricchiuti, non convocato in quanto in non perfette condizioni.
E Adrian Ricchiuti merita un capitolo a parte. Premiato come miglior giocatore riminese, nel corso della riuscita “Festa Biancorossa”, organizzata dal Collettivo Biancorosso e dalla trasmissione “Calcio.Basket”, il chico ha dimostrato una volta di più il proprio attaccamento alla maglia (a scacchi) e alla città (in cui vive), confermando la propria intenzione di chiudere la propria carriera in biancorosso. Il prossimo allenatore (la cui nomina è prevista a breve) non potrà non partire da lui per costruire il proprio gruppo, non solo per le evidenti doti tecniche, ma soprattutto per le qualità morali e professionali, che nei 7 anni di permanenza lo hanno reso un punto di riferimento insostituibile.
In casa riminese, adesso rimane da onorare un campionato che, alla 41ª giornata, vanta 2 punti in più rispetto allo scorso anno e il terzo miglior attacco della serie B (in coabitazione con l’Albinoleffe). Nell’ultima gara stagionale (domenica al “Romeo Neri” alle ore 15, costo biglietti interi 3 euro, ridotti 1 euro), oltre a rendere il dovuto onore a Leonardo Acori, giunto alla fine del suo viaggio riminese, e ai suoi validi scudieri, il Rimini affronterà il Messina, assestato a metà classifica e con un ruolino di marcia fuori casa insufficiente (2 vittorie, 6 pareggi e 12 sconfitte). Peraltro, i giallorossi domenica scorsa si sono visti superare in casa dal lanciatissimo Lecce (1-3).
Il reparto avanzato, riaffidato all’esperto Biancolino (10 gol), reintegrato dopo esser finito fuori rosa, risulta piuttosto asfittico, con appena 38 reti realizzate (solo il Cesena con 37 ha fatto peggio). Non saranno dell’incontro Coppola e Parisi, squalificati.
Roberto Baietti