Home Attualita Frigorifero, ecco cosa fare per risparmiare sui costi

Frigorifero, ecco cosa fare per risparmiare sui costi

frigorifero

DECAOLOGO CIBO (5) – La sua antenata è stata inventata nel 1851 dall’americano John Gorrie. Una macchina capace di ricreare il freddo. Una vera e propria rivoluzione nel campo dell’alimentazione. Poi, quella stessa macchina, è stata perfezionata dal tedesco Windhausen, dall’inglese Reece e dal francese Tellier. A differenza del primo, questi ultimi modelli recuperavano il gas evaporato, che il primo perdeva completamente. Oggi esistono modelli sofisticatissimi, capaci di fare di tutto e di più. Riconoscono i cibi, ti dicono a che temperatura devi conservarli, ti avvertono se qualcosa non va… Ma tutti, dai primi agli ultimi, hanno bisogno di essere utilizzati correttamente. Ed è quello che affronteremo in questa quinta puntata del nostro decalogo intelligente.

Come utilizzarlo. Partiamo da un concetto: l’uso scorretto del frigorifero può influenzare negativamente due aspetti dei consumi domestici. Innanzitutto quello energetico, con ripercussioni sull’ambiente e sul bilancio familiare. Ma il pericolo più diretto è quello prettamente alimentare, con tutto ciò che può accadere alle nostre tasche, ma soprattutto alla nostra salute, se non osserviamo alcune regole per la corretta conservazione del cibo.
Come già detto, la prima norma da seguire, per evitare che gli alimenti acquistati vadano a finire nella spazzatura, è quella di comprare con attenzione, programmando il nostro fabbisogno, per non eccedere al momento della spesa. Una volta tornati a casa con le borse piene, è importante riporre gli alimenti, in dispensa o in frigorifero, seguendo un ordine basato sulle scadenze e sulla deperibilità, mettendo quindi a portata di mano tutto ciò che dobbiamo consumare prima del resto. Ma per l’uso corretto del frigorifero esistono tantissime altre strategie, in parte imparate dalle massaie grazie all’esperienza, in parte consigliate dalle case produttrici.
Dal punto di vista tecnico, va detto che gli elettrodomestici che rimangono accesi molto tempo influiscono sulla spesa elettrica annua in maniera significativa.

Alcuni consigli. Esistono diversi consigli pratici su come utilizzare bene il frigorifero in modo da ridurre i consumi e gli sprechi di energia e quindi risparmiare sulla bolletta della luce. Innanzitutto, se il frigorifero è vecchio di più di 8-10 anni, andrebbe cambiato con uno in classe A+++. Con i prezzi attuali, magari approfittando di una delle tante offerte proposte periodicamente dalle grandi catene di elettrodomestici, l’investimento si recupera velocemente grazie al risparmio nei consumi.
Il frigorifero andrebbe inoltre posizionato nella zona meno calda della cucina e, se possibile, lontano da fornelli e fonti di calore. Una volta individuato il posto più adatto, il frigorifero va tenuto leggermente distanziato dalla parete di fondo, con almeno venti centimetri di distanza, per consentire al calore del motore di disperdersi bene. L’apparecchio va tenuto sempre pulito e ordinato, non lasciando alimenti che riempiano il frigo inutilmente.
È importante, inoltre, avere un certo ordine all’interno del frigorifero: le mensole centrali sono perfette per conservare al meglio uova, formaggi e salumi; i cassetti della frutta e verdura, invece, mantengono in ottimo stato anche la carne; latte, acqua e bibite vanno benissimo nella porta del frigorifero.
Forse non tutti sanno che non c’è bisogno di mettere tutti gli alimenti nel frigo; anzi, pomodori, fagiolini, cetrioli e zucchine, ad esempio, andrebbero conservati a temperatura ambiente.
In ogni caso, il frigo non va mai riempito troppo, poiché se l’aria fredda non può circolare in maniera uniforme, il consumo elettrico aumenta.
Gli alimenti caldi non vanno introdotti nel frigo finché non saranno freddi. In caso contrario alzerebbero la temperatura media, con un conseguente aumento dei consumi elettrici.
Per migliorare l’efficienza del frigorifero, inoltre, occorre pulire anche le serpentine posizionate nella parte posteriore, visto che la polvere accumulata può aumentare il consumo del 30%.

Maria Cristina Muccioli