Si ripresenta con la consueta fisionomia la stagione di prosa riminese: tre turni di abbonamento principale (A-B-C), un turno D sdoppiato fra il Novelli e gli Atti, più alcune serate extra.
Si comincia (14, 15 e 16 novembre) con quello che ormai è diventato un classico: Amadeus di Peter Shaffer, che ha già ispirato il celeberrimo film di Milos Forman. Il vero protagonista non è però Mozart, ma il suo geloso rivale Salieri – seppure erroneamente dipinto come un mediocre – che sarà qui interpretato da Tullio Solenghi. Secondo titolo in cartellone (25, 26 e 27) il capolavoro shakespeariano Il mercante di Venezia, per la regia di Valerio Binasco con Silvio Orlando nei panni dell’ebreo Shylock. Il 9, 10, 11 dicembre Pamela Villoresi e Claudio Casadio interpretano Il mondo non mi deve nulla, un testo del giallista Massimo Carlotto, diretto da Francesco Zecca. Sarà la Compagnia della Rancia (19, 20, 21) a proporre in forma di musical Frankenstein Junior di Mel Brooks, divenuto – nell’arco di quarant’anni – un vero e proprio evergreen. Il match politico Frost/Nixon di Peter Morgan (in scena il 20, 21 e 22 gennaio), una produzione del Teatro dell’Elfo con Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani, sarà seguito (3, 4, 5 febbraio) da una delle più celebri commedie pirandelliane come Il giuoco delle parti: protagonista Umberto Orsini, un beniamino del pubblico riminese, per la regia di Roberto Valerio. Il 20, 21 e 22, Alessandro Haber e Alessio Boni affrontano Il visitatore, scritto una ventina d’anni fa dal drammaturgo belga Éric-Emmanuel Schmitt. Il regista è Valerio Binasco. Chiude il cartellone della sezione principale (10, 11, 12 marzo) Ottavia Piccolo, che ancora una volta affronta un testo impegnato: 7 minuti di Stefano Massini, per la regia di Alessandro Gassmann, che mette in scena i ritratti di donne di oggi – undici operaie – e la loro paura del futuro.
Il primo segmento del turno D, dal titolo “Altri percorsi”, presenta come sempre una serie di spettacoli ospitati – in questo caso per una sera sola – ancora al Novelli. Si comincia domenica 9 novembre con Mentre rubavo la vita, testi delle canzoni di Alda Merini interpretati da Monica Guerritore e Giovanni Nuti. Il secondo lavoro (in scena il 19 novembre), che ha già girato con grande successo in Italia, è Orchidee di Pippo Delbono, attore-regista ormai uscito dal recinto del teatro di ricerca per approdare a forme più tradizionali come l’opera lirica. Murmures des murs è uno spettacolo di Victoria Thierrée-Chaplin, interpretato il 2 dicembre da sua figlia Aurélia Thierrée e nipote, dunque, del grande Charlot.
Anche se morto giovanissimo, Annibale Ruccello ha lasciato un segno profondo sulla scena italiana e non solo: a riproporre il suo Notturno di donna con ospite, del 1983, sarà – il 16 dicembre – Giuliana De Sio, diretta da Enrico Maria Lamanna. Magic Shadows, con le coreografie di Adam Battelstein, ex ballerino del mitico Pilobolus e fondatore di Catapult, è un affascinante spettacolo in programma il 15 gennaio: da tener conto che si tratta di uno dei rari titoli in cartellone che può essere proposto anche ai bambini. I giocatori (Els jugadors, lo scorso anno premio Ubu come miglior testo straniero) di Pau Mirò, è una produzione di Teatri Uniti, che vede quattro uomini attorno a un tavolo intenti a giocare a carte (8 febbraio). Il 14, un vero e proprio fiore all’occhiello di questo segmento di cartellone: Il ritorno a casa di Harold Pinter, spettacolo nato per il Festival dei Due Mondi di Spoleto, con la regia di Peter Stein. Infine, il 2 marzo, Ballata di uomini e cani dedicata a Jack London, l’ultima fatica di Marco Paolini, che ormai sta girando l’Italia con grande successo.
Giulia Vannoni