C’è qualcuno che come me ricorda l’esordio dei Finley?
Ebbene, la band milanese (di Legnano) è stata scoperta nel 2002 da Claudio Cecchetto, divenendo famosa con singoli come Tutto è possibile e Diventerai una Star. I quattro ragazzi Il gruppo è composto da Pedro (voce), Ka (chitarra), Dani (batteria) e Ivan (basso), che ora non sono più ragazzi ma sono degli uomini di trent’anni, hanno continuato la propria carriera classificandosi anche quinti a San Remo nel 2008 con la canzone Ricordi.
Attualmente hanno all’attivo sei album in studio e Armstrong è la loro nuova fatica.
Ci mancavano i Finley, che erano rimasti fermi a livello discografico al 2012 con l’album Sempre e sono noi. E ascoltando il loro nuovo album si può dire che non mancavano solo le loro personalità sorridenti e positive, ma mancavano anche dei sound come quelli che con questo album hanno saputo tirar fuori dal cilindro.
Sono cresciuti, i Finley, anche a livello musicale. Quello che prima poteva essere identificato da molti (non da tutti, mi raccomando) come un mero pop da ragazzine, ora è diventato un rock melodico dello quale si sentiva da un pochino la mancanza.
E se i suoni talvolta più duri e i temi più importanti che vengono trattati, data anche l’età anagrafica e presumibilmente anche gli impegni quotidiani di giovani uomini, lasciano spazio al rock e ad una potente batteria (che già c’era), bisogna dire che i Finley, per fortuna, rimangono sempre i soliti: sorridenti, disponibili, gentili.
Basta andare ad un loro concerto per rendersene conto e per capire anche che un grande cambiamento ha avuto e sta avendo luogo. Come dicono i membri del gruppo infatti a proposito del titolo, Armstrong è il simbolo di un piccolo grande passo per cambiare.
Armstrong Tracklist
Armstrong
Odio il DJ
La fine del mondo
C’e’ una strada
Benzina sul cuore
Keep Calm and Carry On
7 miliardi
Zombie
Il mio segreto
Pelledoca