La Dolce vita compie cinquant’anni, e si aprono i festeggiamenti. Per l’anniversario del capolavoro di Fellini, infatti, arriva anche in Italia la mostra Federico Fellini. Dall’Italia alla luna, ispirata all’esposizione Fellini la Grand Parade che si è tenuta allo Jeu de Paume di Parigi tra la fine del 2009 e l’inizio del 2010, contando 450mila presenze. Una rassegna interamente dedicata alla quarantennale carriera del regista riminese, che si terrà fino al 25 luglio presso il MAMbo (Museo d’Arte Moderna di Bologna), e realizzata in collaborazione con la Fondazione Fellini.
La mostra, curata dall’intellettuale parigino Sam Stourdzé, arriva a raccontare un Fellini complesso, ripercorrendo la carriera cinematografica di un genio assoluto del cinema. Una rassegna che non si sviluppa seguendo un filo cronologico, ma attraverso le ossessioni del regista: il suo immaginario onirico, le scene, le location e i backstage dei film, l’iperproduzione iconografica della cultura popolare. All’interno oltre 200 fotografie, 12 videoproiezioni, 50 disegni autografati, locandine, manifesti, centinaia di documenti, riviste, diapositive e 30 postazioni audio video. Piatto forte dell’esposizione, l’originale Libro dei sogni, il peculiare diario di Fellini, in cui il maestro registrava i propri sogni e incubi notturni, recentemente acquistato dalla regione Emilia Romagna.
Quattro i percorsi in cui si articolerà l’esposizione: “Cultura popolare”, “Fellini al lavoro”, “Invenzione biografica” e “Città delle donne”. Inoltre, a differenza della mostra parigina, a Bologna ci saranno due sezioni del tutto nuove: un inedito repertorio audiovisivo, intitolato “La magia del fuori sinc” e una carrellata di manifesti originali dei film del maestro, provenienti da una collezione privata e ora acquisiti dalla Cineteca di Bologna. Il direttore della riminese Fondazione Fellini Vittorio Boarini, ha parlato di una “mostra originale e straordinaria, in cui viene mostrato un Fellini immerso nella cultura di massa, nell’industria culturale. Si dimostra come sia stato uno dei più grandi critici del suo tempo, molto vicino a Pasolini. Tutto il suo cinema è critica della contemporaneità.”
Accanto all’esposizione al MAMbo, la Cineteca di Bologna proporrà film e sceneggiati diretti dal grande regista, e anche pellicole di altri artisti che si sono ispirati al suo lavoro. Le proiezioni avverranno sugli schermi del cinema Lumière fino a luglio, quando “traslocheranno” in Piazza Maggiore, su un grande schermo allestito per l’avvenimento. Lorenzo Sassoli De Bianchi, presidente del MAMbo si dice felice di questa “prima collaborazione tra MAMbo e Cineteca.”
Per l’occasione, l’assessore regionale alla Cultura Alberto Ronchi, partecipe alla presentazione della mostra, ha rinnovato il sostegno alla Fondazione Fellini: “Fellini fa parte del patrimonio artistico non solo di Rimini e dell’Emilia Romagna, ma del mondo intero, motivo per cui dobbiamo impegnarci a salvaguardare la Fondazione riminese a lui dedicata. Non possiamo permettere che essa chiuda.”
Genny Bronzetti