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Fare i novanta con il Giornalino

Apprendi divertendoti”, “guarda e impara” “stupisciti attraverso l’immagine”, “entra nel mondo della conoscenza attraverso affascinanti percorsi di immagini”. Sono alcuni fra i celebri motti utilizzati negli anni da il Giornalinoper accompagnare il lettore sul percorso di quella sana curiosità che è alla base della voglia di apprendere. Questi slogan che testimoniano la fiducia nei ragazzi, sono fedeli filiazioni dell’“educare divertendo” coniato dal “papà” del settimanale, don Giacomo Alberione, che sin dal dopoguerra ha abbracciato il fumetto come mezzo per raccontare e leggere la realtà che circonda, insieme al giornalismo per ragazzi, l’altro pilastro della rivista che in questi giorni festeggia i suoi primi 90 anni di vita.
Il settimanale ha iniziato ad accompagnare i ragazzi dal primo giorno di scuola del 1924 e da allora non li ha più abbandonati, facendosi accompagnare dal tris avventura, fumetto, educazione. Con un’arte di far sognare, incuriosire e riflettere anche per immagini, capace di accontentare persino un intellettuale esigente come Dino Buzzati per il quale “Scrivere per ragazzi – sosteneva – è come scrivere per gli altri, solo più difficile”.
Festeggiare dunque il traguardo dei nove decenni di carta è già un pregevole risultato, ma il settimanale paolino che coniuga giornalismo e narrativa disegnata – il solo in Italia dedicato alla fascia di età 7-14 anni – può vantare anche un altro record: è il periodico per ragazzi più longevo d’Europa. il Giornalino celebra il compleanno di carta lanciandosi in una nuova avventura. Il numero in edicola è un’edizione speciale – fumetti, testimonianze, storia e oggetti da collezione – pensata come regalo ai lettori di ieri e di oggi. Le celebrazioni di carta si aprono con l’omaggio a don Alberione, l’iniziatore del settimanale: “L’albero di Zugin” è la biografia a fumetti di Giacomo soprannominato Zugin che già da piccolo aveva intuito quello che sarebbe stato il suo futuro. Oltre agli auguri dei lettori inviati alla redazione, a testimonianza dello scambio e del dialogo che da sempre unisce rivista e lettori, una parte storica illustra l’evoluzione del settimanale, mentre 13 microstorie (oltre a una speciale edizione di ”Capitan G” di Marcello Toninelli dedicato ai 90 anni) sono la giusta passerella per i characters più amati che per due settimane diventeranno stickers in omaggio.
“L’ho sempre letto da bambino e ragazzino – commenta don Daniele Giunchi, responsabile della Pastorale Giovanile della dicoesi di Rimini – Ho un buon ricordo del Giornalino. Credo che sia una «buona lettura» per i ragazzi. E ne conosco infatti diversi che sono ancora abbonati”. Don Giunchi ama il medium fumetto e più d’una volta se n’è servito per gli incontri con i ragazzi e anche nei campi estivi dell’Azione Cattolica, dove ha persino composto “fumetti” ad hoc con Paolo o qualche profeta come protagonisti.
“Le storie sono la nostra storia” la sintesi dell’attuale direttore, padre Stefano Gorla, denota la precisa scelta editoriale del settimanale paolino: quella di valorizzare autori di qualità, come è sempre stato nel dna del periodico dalle cui costole sono nati altri periodici per giovanissimi (da Super G a G Baby e l’ultimo nato I love English).
“Nel settimanale i ragazzini trovano un compagno di giochi, – rilancia il direttore del settimanale ilPonte, don Giovanni Tonelli, anch’egli appassionato di nuvolette – un valido aiuto per la scuola e una fonte di informazioni e curiosità utili alla formazione e alla crescita”.
Sulle pagine di questo microcosmo di carta sono approdati, nel corso di questi 90 anni, autentiche colonne del fumetto come Sergio Toppi e Dino Battaglia, Gianni De Luca e Attilio Micheluzzi, Massimo Mattioli, Lino Landolfi e Jacovitti, Luciano Bottaro e Alfredo Castelli, e un esercito di personaggi senza tempo. La galleria è vastissima, e va dal cow boy solitario Larry Yuma all’amatissima adolescente Nicoletta, dal precursore Commissario Spada (capace di parlare ai giovani di terrorismo, droga e attentati) all’affascinante capitan Erik. E ancora l’avventura degli Aristocratici, e le risate garantite con Pon Pon e Fra Tino fino al coniglio reporter rosa Pinky, ideato nel 1973 e ancora oggi in testa alle classifiche di gradimento.
“La lettura costa più fatica ma non c’è dubbio sulla sua superiorità rispetto al tv- rilancia don Giunchi – . il Giornalino è un mix di articoli e fumetti: invoglia il ragazzo a leggere e così crescere nella creatività e fantasia. Oltre tutto veicola da sempre i valori cristiani rendendoli attuali alla vita dei giovani”.
Western e avventura, fantascienza e umorismo, tematiche adolescenziali e storiche, non c’è genere che il Giornalino non abbia “tradotto” in comics sulle sue pagine (e ben prima di tanti sbandierati shojo manga dagli occhi a mandorla), perfetta fotografia dell’evoluzione dello stile del fumetto italiano, con l’obiettivo dichiarato di divertire e coinvolgere emotivamente.

Paolo Guiducci