Famiglia e lavoro, lavoro e famiglia. Non è questione di graduatoria, ma di priorità, e questi due temi “debbono essere in cima ad ogni agenda politica e sociale”. Non ha dubbi, Vitantonio Brussolo sulle urgenze da affrontare: politica, società civile, associazionismo, chiesa locale. A questo proposito il neo presidente delle Acli provinciali di Rimini cita un proverbio africano: «Se vuoi arrivare primo corri da solo. Se vuoi andare lontano cammina insieme». Brussolo, per tutti Vito, succede a Gianmauro Guidoni che ha lasciato l’incarico, come da Statuto, al termine del secondo mandato.
Riminese, 69 anni ma una grinta da ragazzino, Brussolo nella grande famiglia delle Acli (alla quale è iscritto dal 1969) ha ricoperto vari ruoli: da presidente e coordinatore regionale del Patronato, a presidente provinciale e consigliere nazionale della Lega consumatori.
Brussolo, Lei raccoglie il testimone di una associazione dalla grande tradizione e dai numeri ancora oggi molto importanti. Ma le Acli sono al passo coi tempi?
“Il cambiamento che siamo chiamati a fare è trasformare le Acli in un’organizzazione sociale e unitaria ancora più aperta alla società, in cui il singolo cliente/utente possa trovare risposte ai propri bisogni. Occorre cambiare il nostro «arcipelago» di associazioni e servizi relativamente autonomi, in un organismo unitario nel proporsi ai cittadini, essere una moderna impresa sociale aperta allo sviluppo di nuovi servizi per facilitare l’inclusione di tutti”.
Per gli osservatori meno attenti, Acli è sinonimo solo di circoli.
“Specie nell’entroterra, i circoli Acli rappresentano un punto di aggregazione e sociale fondamentale. Il loro ruolo, però, è molto più ampio: circoli e soci devono coinvolgersi con la realtà ed essere fermento di umanità nel luogo in cui operano”.
Specie negli ultimi anni, il ventaglio di servizi che offrite è aumentato in maniera considerevole.
“Sul fronte del lavoro potrei citare lo Sportello che opera per il Fondo per il Lavoro, l’Ufficio Lavoro (aperto con il Patronato) per tutelare famiglie e lavoratori, cercando di far uscire dalla zona grigia in cui trovano diverse situazioni. In più di un’occasione siamo riusciti a sanare «conflitti» tra le parti. E ancora lo Sportello Famiglia e la Lega Consumatori che affianca il cittadino in molte questioni: per risolvere il canone Rai attualmente c’è la fila. Senza dimenticare i numerosi corsi organizzati nelle diverse sedi: l’ultimo avviato, Taglio e Cucito, è sold out.
Tutte attività gestite da volontari che mettono gratuitamente a disposizione tempo, competenze e passione”.
Quale sarà la sua prima azione da presidente?
“Una grande due giorni di festa Acli a Castel Sismondo, a settembre, nella quale – con lo spirito che è proprio della associazione, si possa offrire un contributo di idee, esperienze e orizzonti ai temi chiave del lavoro e della famiglia. Incontri, tavole rotonde, case histories, alternati a momenti di socialità, musica e spettacolo dalle 17.30 a notte fonda”.
Lei è vicino ai 70 ma si prodiga per i giovani che considera energia vitale.
“La formazione e il lavoro devono essere i nostri obiettivi principali per la tutela dei più deboli e degli emarginati ma anche per rinnovare fortemente la nostra azione sociale con il coinvolgimento di tutto il sistema Acli. Una possibile ed efficace strada può essere quella di coinvolgere i giovani, a cui garantire spazi ed espressioni di risorse, una migliore formazione con scuola e tirocinii più vicini alle reali esigenze dei ragazzi, organizzando campi scuola, attingendo dal servizio civile, sviluppando progetti grazie al 5 per mille, consentendo loro di ottenere crediti formativi”.
Paolo Guiducci