La signora Italia non gradisce la definizione di bollita qui usata la scorsa settimana. Mi scrive che potevo essere più cavaliere. Il titolo onorifico non è come l’antica pubblicità secondo cui una certa marca di formaggi voleva dire fiducia. Prometto che la prossima puntata sarà un omaggio alle signore d’Italia, di cui tratta per la nostra Regione un recente volume che ospita due figure riminesi, suor Maria Elisabetta Renzi e Maria Boorman Ceccarini, in un bel saggio curato dalla prof. Annamaria Graziosi Ripa.
Con la cortesia autorevole di ogni persona potente, l’Italia smentisce ed accusa: è tutta colpa di un’Europa che spaventa il mondo intero. Sono le stesse parole usate da Obama il 27.9 e ribadite il 28.10: la crisi del continente può travolgere tutti noi. Si può capire il pensiero di Obama. Come ha scritto Nadia Urbinati (11.9): dieci anni di guerra hanno dissanguato le casse dello Stato, senza creare la promessa democrazia in Afghanistan, e scatenando ”la crisi economica più grave che l’America abbia sofferto dal 1929”.
La grande accusata, un’Europa mummificata e surgelata, se potesse parlare, potrebbe raccontare tante cose. Ascoltiamo altre voci in sua difesa. Sergio Romano, diplomatico e storico, nel 1995 scrive che agli Usa premeva che l’Europa restasse un gigante economico ed un nano politico. Nel 2010 Carlo Azeglio Ciampi dice ad Arrigo Levi: purtroppo si è affermata di più sino ad oggi non l’idea di uno Stato federale europeo, ma di una federazione di Stati, ”ad eccezione di una cosa importantissima che è la moneta”, un punto di non ritorno. Il quale fa sperare che si arrivi allo Stato federale.
Lo stesso sognato dal ”Manifesto di Ventotene” (1941-42) di Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi. I quali mettevano al primo posto tra i compiti del Dopoguerra quello di creare un’Europa libera ed unita che doveva combattere soltanto la disuguaglianza ed i privilegi sociali. Sulla stessa linea è Alcide De Gasperi invocando (1954) la solidarietà della classe operaia per realizzare l’ideale europeo. Nel 1952 Rossi riassume: ”Federazione è l’arrosto; confederazione è soltanto il fumo dell’arrosto”. Secondo Barbara Spinelli, figlia di Altiero, il cancelliere Merkel (che nei fatti guida oggi l’Europa), non vede la differenza tra l’arrosto ed il fumo dell’arrosto. Ha ragione la signora Italia: hanno surgelato l’Europa. E sulla scia di Ciampi, possiamo sperare che l’euro la rianimi. [1055]
Antonio Montanari