Il tema della settimana di preghiera giunge quest’anno direttamente da Gerusalemme.
La “Chiesa Madre” di tutte le chiese vive consapevolmente la propria frantumazione all’interno di uno dei contesti geo-politici più complessi del mondo, per il conflitto israelo-palestinese in atto e per le forti tensioni etno-religiose che tutti conosciamo.
Tutto questo rende ancora più pressante l’invito che giunge dai patriarchi di queste comunità a riscoprire il testo che evoca il momento fondante e insieme anche l’ideale della prima comunità di Gerusalemme: At 2 “Uniti nell’insegnamento degli apostoli, nella comunione, nello spezzare il pane e nella preghiera”.
I testi del materiale per la Settimana che sono stati preparati dal gruppo locale enfatizzano l’urgenza della preghiera di Gesù per l’unità: “che tutti siano una sola cosa… così il mondo crederà” (Gv 17,21).
L’unità è rappresentata dagli aspetti essenziali che sono citati nel testo chiave della settimana: l’insegnamento degli apostoli, la comunione fraterna o koinonia, lo spezzare il pane e la preghiera. Questi elementi costituiscono un sigillo di autenticità che dalla prima comunità si trasmette con “continuità apostolica” in tutte le comunità nate da essa.
A Rimini la Settimana di preghiera avrà il suo culmine mercoledì 19 con la veglia di preghiera presieduta dal Vescovo, a cui parteciperanno anche padre Serafino Corallo della Chiesa della Presentazione di Maria al Tempio e padre Marcian Bucurenciu della Chiesa ortodossa rumena.
Giovedì 20 sarà in città padre Vladimir Zelinskij, che terrà due incontri su temi dell’ortodossia in una prospettiva ecumenica. Padre Zelinskij, nato nell’ex Unione Sovietica, sacerdote ortodosso a Brescia (Esarcato Russo del Patriarcato di Costantinopoli), è docente di Lingua e civiltà russa presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, scrittore, giornalista, traduttore. Laureato in Filologia e letterature straniere a Mosca, dopo la conversione al cristianesimo ortodosso si è dedicato, in piena era sovietica, ad approfondire il pensiero religioso, l’ecclesiologia e la sociologia della Russia. Nel 1991 si è trasferito da Mosca in Italia, collabora con molte riviste, partecipa a convegni internazionali e nazionali, è autore di centinaia di articoli e di vari libri pubblicati in molte lingue. In Italia è apparso “Perché il mondo creda. Un ortodosso di Mosca dialoga con il cardinal Ratzinger” (La Casa di Matriona, 1988).
Il primo incontro si svolgerà presso la comunità di Montetauro sul tema “I santi dell’antica e della nuova Russia”, seguirà poi una cena con la commissione ecumenica diocesana e con i convenuti. Il secondo incontro sarà presso l’istituto di scienze religiose e avrà per tema “Lo Spirito Santo nella Chiesa ortodossa e nel cammino ecumenico”.
Sabato 22 alle ore 18 nella Chiesa della Presentazione di Maria, alle Celle, che ogni anno si ripresenta rinnovata da nuove icone e da una ricchezza di cantori e ministranti, si celebrerà il Vespro ortodosso.
Si è pensato poi di celebrare negli altri giorni della settimana in varie “stazioni” della città l’intenzione propria di preghiera affidata a quel giorno, così che a Rimini si possa avere una celebrazione corale completa.
In alcuni vicariati si sono organizzate delle celebrazioni comuni, che negli anni passati hanno già suscitato una partecipazione discreta di popolo.
don Lanfranco Bellavista