E’ il video di Daniele Ciprì, Era una volta, che documenta uno spettacolo del grande puparo Mimmo Cuticchio, il vincitore della X edizione del Concorso Italia, segmento competitivo del Riccione TTV. Segnalati anche Susan and Susan di Gianluca Bonomo e Racconta di Fabio Cirifino, tra i fondatori di Studio Azzurro.
Calato il sipario su questa edizione del festival, non si può fare a meno di constatare come i lavori più interessanti e meglio realizzati provengano dall’estero, dove la ricerca sulle immagini per il piccolo schermo ha portato alla elaborazione di un linguaggio sempre più sofisticato sul piano tecnologico, con risultati visivi spesso di altissimo livello.
Il focus di questa edizione era sul Belgio. E tra i lavori più notevoli ospitati merita sicuramente un posto d’onore il trittico del belga Thierry De Mey. Al compositore e regista cinematografico, interlocutore privilegiato di molti coreografi e uno dei più interessanti videoartisti del panorama internazionale, era infatti dedicato un vero e proprio omaggio. Sono stati così proposti One flat thing, reproduced su coreografie di William Forsythe, Ma mère l’Oye di Ravel e lo straordinario Mììusique de table, su musiche proprie.
Di grande effetto la video installazione di Magali Desbazeille e Meg Stuart dal titolo Sand Table immagini proiettate su un tavolo colmo di sabbia che si disfano e ricompongono grazie all’azione di due danzatori, mentre il pubblico li osserva dall’alto. Ha già un importante premio In the Flesh dello scozzese Billy Cowie, autore una suggestiva video installazione dove una corpo femminile compie movimenti simili a una lieve danza, che acquistano una consistenza tridimensionale se osservati con gli appositi occhialini.
Molto ricca la sezione dedicata alla musica, dove spiccava l’emozionante In absenzia, descrizione del disagio mentale di una donna. Il filmato dei fratelli Quay è stato prodotto nel 2000 dalla BBC – una televisione pubblica che sa essere ancora virtuosa – utilizzando musiche del compositore tedesco Karlheinz Stockhausen: un modo per ricordarlo a un anno dalla morte.
Splendido Peter and the wolf premio Oscar 2008 per il miglior corto d’animazione, trasposizione in immagini realizzata da Suzie Templeton del celeberrimo Pierino e il lupo di Prokof’ev. È assai probabile che non lo si veda mai sugli schermi italiani, visto il disinteresse della nostra televisione per la musica e per i prodotti di qualità in genere. Un vero peccato che ai bambini non sia consentito vederlo, ma anche agli adulti.
Giulia Vannoni