Presentati questa mattina a Forlì i dati dell’Osservatorio Economico, relativi alla prima metà del 2017, elaborati dall’Ufficio Statistica e Studi della Camera di commercio di Forlì-Cesena e Rimini.
Economia – Performance nettamente positive per le esportazioni, crescita della produzione industriale nei principali settori, ripresa delle imprese artigiane, buon andamento della stagione turistica. In miglioramento anche i livelli occupazionali. Sono alcune delle migliori notizie provenienti dall’osservatorio dell’Ente Camerale romagnolo. Dall’altro lato, permangono difficoltà nell’agricoltura, afflitta anche da problemi strutturali, nel commercio al dettaglio e, soprattutto, resta critico il trend relativo ai prestiti bancari così come quello delle sofferenze bancarie.
I dati aggiornati
Nonostante la flessione nel numero di imprese attive (comunque in stabilizzazione e in linea con quella regionale), prosegue la crescita della produzione industriale – con valori positivi nei principali comparti del settore manifatturiero ed in particolare nelle imprese di medie dimensioni –, qualche lievissimo segnale di attenuazione della criticità nel settore delle costruzioni, una performance ottima delle esportazioni del primo semestre e buoni risultati dal comparto turismo per i primi sette mesi dell’anno. Positivo il saldo occupazionale del primo trimestre dell’anno e le relative previsioni per i mesi da agosto ad ottobre. Tra le note negative va sottolineato il perdurare delle difficoltà del commercio al dettaglio, le problematiche strutturali del comparto agricolo e della frutta estiva, il calo dei prestiti alle imprese e l’elevata incidenza delle sofferenze bancarie.
Nel complesso, gli scenari di previsione, predisposti da Prometeia (aggiornati a luglio), stimano per il 2017 un incremento del valore aggiunto dell’1,3% e per il 2018 pari all’1,2%.
Il tessuto imprenditoriale provinciale, al 31 luglio 2017, è costituito da 37.321 imprese attive, in flessione dell’1,0% rispetto al medesimo periodo del 2016. I settori maggiormente significativi in flessione sono: Agricoltura, Costruzioni e Trasporti; in aumento il comparto delle attività di servizi professionali e tecnici, mentre i servizi di alloggio e ristorazione risultano stabili. Le società di capitale, pari al 20,0% del totale escluso il settore agricolo, rappresentano una quota progressivamente crescente delle imprese. Il 94,5% del sistema imprenditoriale provinciale è costituito da imprese con meno di 10 addetti.
Il rapporto abitanti per impresa evidenza un’imprenditorialità particolarmente diffusa in provincia (10,5 abitanti per impresa) rispetto gli altri livelli territoriali di riferimento (Emilia-Romagna 10,9, Italia 11,8).
Le start up innovative al 12/09/2017 sono 53.
In flessione il numero delle imprese artigiane (12.150; -1,0% al 30/06/2017 rispetto allo stesso periodo del 2016). In flessione anche il numero (530 al 31/07/2017) delle imprese cooperative.
In merito all’andamento dei principali settori, in calo del 2,2% la consistenza delle imprese agricole attive (sono 6.699 al 31/07/2017), rispetto ad analogo periodo del 2016.
Note positive per le attività manifatturiere: produzione +1,8%, fatturato +9,6%, ordini interni +2,9%, ordini esteri +3,8% e occupazione +3,1%.
Per il settore delle costruzioni, rallenta la flessione nel numero delle imprese attive: al 31/07/2017 sono 5.658 (-1,3% rispetto al 31/07/2016). Nel secondo trimestre 2017, rispetto ad analogo periodo del 2016, il volume d’affari risulta in aumento (+1,0%).
Riguardo al commercio al dettaglio, nel suo complesso, le vendite nel secondo trimestre 2017 rispetto allo stesso trimestre 2016 sono in flessione dell’1,3% (alimentare +0,5%, non alimentare -2,2%, ipermercati +1,0%) e per classe dimensionale (piccola distribuzione -2,6%, media distribuzione -1,9%, grande distribuzione +0,6%).
Rilevante la performance del commercio con l’estero nei primi sei mesi del 2017: +11,8% nel complesso delle esportazioni, rispetto ad analogo periodo 2016. Le esportazioni verso i Paesi dell’UE (che incidono per il 60,0% del totale delle esportazioni provinciali) crescono dell’8,4%. Tra le altre macro aree di destinazione maggiormente significative crescono l’Asia Orientale (+38,6%), i Paesi Europei non UE (+10,1%) e l’America Settentrionale (+10,1%).
Il trend occupazionale. Le elaborazioni di Unioncamere Emilia-Romagna su dati Istat Forze di lavoro relativi al primo trimestre 2017, rilevano:
– un tasso di occupazione provinciale 15-64 anni (67,9%) lievemente inferiore al dato regionale (68,8%) e migliore di quello nazionale (57,4%);
– un tasso di disoccupazione provinciale 15 anni e più (6,7%) in linea con il dato regionale (6,6%) ma decisamente migliore del livello nazionale (11,7%).
Il saldo occupazionale dei lavoratori dipendenti al primo trimestre del 2017 è positivo per 1.416 unità (dati destagionalizzati), al secondo posto in regione, in termini assoluti, dopo quello della provincia di Rimini. In flessione le assunzioni (-0,9% rispetto al trimestre precedente) e le cessazioni (-5,0%).
Cassa Integrazione Guadagni: nel periodo gennaio-luglio 2017, risultano autorizzate n. 1.996.404 ore totali con una flessione, rispetto ad analogo periodo 2016, del 35,7,0%. I principali settori interessati sono Costruzioni, Industria del legno e “fabbricazione di prodotti in metallo”.
Credito: a giugno 2017 i prestiti bancari alle imprese risultano in diminuzione (-2,5% rispetto al medesimo periodo del 2016). La contrazione dei prestiti si riscontra per le costruzioni (-10,2%), i servizi (-1,1%) e le attività manifatturiere (-7,2%, in continuità a quanto rilevato nel trimestre precedente).
Ancora elevato è il ritmo di crescita delle nuove sofferenze (+3,4%) rilevato in provincia nel secondo trimestre 2017.
Gli scenari di previsione aggiornati, predisposti da Prometeia e riferiti a luglio, infine, stimano, per la provincia di Forlì-Cesena, per il 2017 un aumento del valore aggiunto dell’1,3% (Emilia-Romagna +1,4%; Italia +1,1%) e per il 2018 un incremento dello stesso dell’1,2% (Emilia-Romagna +1,2%; Italia +0,9%).
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