Stile ripasso: Downtown Abbey è una popolare serie creata da Julian Fellowes, ambientata in una fittizia residenza nello Yorkshire (in realtà per le riprese esterne si è utilizzato il suggestivo Highclere Castle), tra il 1912 e il 1926, durante il regno di Re Giorgio V. Mancava proprio una presenza reale nella lussuosa residenza di proprietà della dinastia Crawley ed ecco il film, che segue i 52 episodi del serial, dove a Downtown sono in fermento per l’imminente visita reale.
Chiariamo subito che se siete allergici ad atmosfere britanniche e tazze di tè, non è film per voi. Chi ha amato la serie e chi apprezza invece il clima british condito di humour e sarcasmo, ecco che la vi- sita a Downtown Abbey rappresenterà un paio di piacevoli ore in sala cinematografica, con un ritmo sostenuto e clima divertito.
I caratteri della serie rimasti ci sono tutti, con l’inossidabile Maggie Smith (85 anni a dicembre) che guida l’affiatato cast con la sua presenza irresistibile, tra vecchie e nuove generazioni, domestici fedeli poco inclini ad essere sostituiti dal personale di sua Maestà (una rivoluzione si prepara fra le mura…), ritorni affettuosi (richiamato in servizio il puntuale maggiordomo Charles Carson,
interpretato da Jim Carter), ardori monarchici e sussulti repubblicani e le costanti romantiche, a tutti i livelli sociali, uno dei motori del grande successo della serie. Hugh Bon- neville, Elizabeth McGovern, Michelle Dockery e tutti gli altri (entra in campo anche Imelda Staunton nel ruolo della cugina di Lady Violet Crawley, con la quale non corre buon sangue) sono al loro posto, assolutamente a loro agio nei ricchi costumi di scena, in quei set dove la polvere non è gradita. Qui si respira aria di un’Inghilterra ancora fortemente conservatrice, con qualche membro della famiglia (in particolare Lady Mary Talbot) consapevole che il mondo sta cambiando, anche se Downtown Abbey resterà sempre al suo posto.