Un anno fa, il 2 novembre, don Oreste Benzi, per usare una sua espressione, chiudeva gli occhi a questa terra per aprirli all’infinito di Dio.
In questo anno la Comunità Papa Giovanni XXIII ha fatto molto per ricordarlo, cercando di inserire in ogni occasione un qualcosa che richiamasse la sua presenza fra noi.
Adesso, nell’anniversario del suo incontro faccia a faccia col Signore, è venuto il momento di celebrare la sua memoria in modo più organico.
40 pannelli e tante storie
Per questo la Comunità Papa Giovanni XXIII ha deciso una serie di manifestazioni che faranno perno attorno alla mostra che si terrà alla sala dell’Arengo dal primo all’otto novembre, nella quale anche chi pensa di averlo conosciuto bene troverà qualcosa di nuovo e curioso.
La mostra è stata allestita sulla base della documentazione, fotografica e non solo, che si sta raccogliendo sulla figura del fondatore della Comunità. Si articola in due parti, per un totale di più di quaranta pannelli.
La prima parte segue un criterio cronologico, la seconda invece spazia su immagini, soprattutto volti, che ci raccontano ciò che ha realizzato in 58 anni di sacerdozio.
Le foto che illustrano i pannelli sono state trovate rovistando nelle più diverse raccolte: cassetti di don Oreste, album di coloro che hanno collaborato con lui, archivi di fotografi che lo hanno seguito nelle sue attività. Sono immagini che riguardano sia apparizioni pubbliche sia momenti privati, tutte comunque con una loro carica emotiva.
Ciascun pannello riporta una frase di don Oreste o di qualcuno che lo ha conosciuto da vicino. Alcuni brani sono state presi da scritti noti al pubblico, come i suoi libri, altri da documenti che finora sono circolati solo all’interno della Comunità. Sono stati scelti sia perché i contenuti sono rappresentativi del suo pensiero, sia perché espressione del suo inconfondibile stile.
La possibilità di una testimonianza
La mostra nel suo complesso vuole restituire il più possibile la figura di don Oreste, evidenziando i contenuti maggiormente significativi della sua azione e cercando di rendere l’atmosfera che riusciva sempre a creare intorno a sé. Si potranno vedere immagini di quando era un pretino magro magro o di quando insegnava religione al Liceo. Lo vedrete insieme ad handicappati, barboni, tossicodipendenti, ex-prostitute e anche con Papi e Presidenti.
E, dato che probabilmente su don Oreste ci sono da raccontare ancora molte cose che lo riguardano, durante la mostra funzionerà un punto di raccolta dove, chi lo desidera, potrà lasciare la sua testimonianza, in particolare sui primi anni di sacerdozio. Sarà anche possibile portare documenti o fotografie che potranno essere affidati alla Comunità oppure scansionati per renderli disponibili in forma digitale senza privarsene.
Il programma completo
A fianco dell’esposizione funzionerà anche una sala per gli incontri e per la proiezione di audiovisivi.
La mostra sarà inaugurata Venerdì 31 ottobre con la partecipazione del cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna, mons. Francesco Lambiasi, del presidente della Provincia Ferdinando Fabbri e del sindaco di Rimini Alberto Ravaioli.
Seguirà una nutrita serie di manifestazioni, a partire dalla presentazione nella stessa serata in Sala Manzoni del libro di Valerio Lessi “Don Oreste, un infaticabile apostolo della carità”.
Seguirà, sabato 1 novembre alle ore 20,30 l’adorazione eucaristica nella Chiesa della Resurrezione (Grotta Rossa) fino alle ore 2,30.
Domenica 2 novembre, anniversario della morte, verrà celebrata la Santa Messa alle 10,30 sempre nella parrocchia della Resurrezione, mentre il pomeriggio alle 15 vi sarà la benedizione della nuova tomba presso il Cimitero.
Martedì 4 novembre alle ore 15 si terrà l’incontro “La pace degli ultimi” con il missionario Alex Zanotelli, mentre in serata, nello stesso luogo si terrà un “tributo a don Oreste, prete migrante” del gruppo musicale “Asa Branca”.
Giovedì 6 novembre, sempre all’Arengo, presentazione del libro “Don Oreste dall’A alla Z” di Francesco Zanotti, con testimonianze di chi lo ha conosciuto.
Infine sabato 7 novembre presso la chiesa di Sant’Agostino alle ore 21 appuntamento con la “Preghiera senza barriere”.
Riccardo Ghinelli