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Don colavero – “Non siate cani muti, né sentinelle addormentate”

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Il lunedì dell’Angelo don Giuseppe Colavero, sacerdote molto conosciuto anche nella nostra Diocesi di Rimini per il suo impegno in Albania e per la fraternità sacerdotale Jesus Caritas, ha raggiunto in suo beneamato Signore Gesù.
“Abbiamo perduto una luce” ha detto il Vescovo di Otranto, un punto di riferimento per tutti, piangiamo uno dei figli più cari, prete del popolo e per il popolo, uomo che ha saputo con amore anticipare eventi sociali e porvi rimedio. Non sono esistite per lui barriere, né religiose, né di razza né di colore.
Ha fondato la “Fratres”, Donatori di sangue, ed “Agimi” per l’Albania e l’Italia.
“Missionario di grande dimensione, è stato per noi un padre, fratello ed amico vero”, hanno scritto dall’Albania.
La Piccola Sorella suor Licia Conti ci ha inviato come ricordo di questa bella figura di sacerdote quanto i suoi amici albanesi gli avevano scritto in occasione del suo 50° di sacerdozio.
“Don Giuseppe, già nel 1996 quando si festeggiò il 30° anniversario della tua ordinazione sacerdotale, noi, di AGIMI-Italia e AGIMI-Albania avevamo percorso tanta strada insieme nella condivisione, nei gemellaggi, nella Speranza che in te abbiamo sempre avvertito portatrice di forza e di gioia assieme alla fede e ad una inesauribile Carità! Hai sempre rispettato ognuno di noi nella nostra  espressione di fede con delicatezza e umiltà: cristiani cattolici, ortodossi, musulmani, non-credenti e ci hai dato l’esempio di sottolineare ciò che ci unisce, non ciò che ci divide.
Tante volte hai ripetuto la frase di Fratel Carlo, il Fratello Universale: «Chiamano l’abitazione Fraternità e ciò mi è dolcissimo» (07.01.1902 a M.me de Bondy) don Giuseppe, ci hai fatto comprendere quale posto hanno i poveri nel cuore di Dio, la tua gioia di essere sacerdote è la gioia di chi ti avvicina… Sei stato profeta  per la nostra terra!
Già negli anni 80 avevi scritto: «Per me quella terra è la terra della speranza… verrà il tempo in cui i suoi abitanti potranno liberamente venire da noi, e noi, poter andare sulla montagna bianca e loro verranno ad ammirare i nostri ulivi e le comuni Icone Bizantine che ornano le nostre e le loro Chiese rupestri… Ma forse quei giorni sono arrivati! ».
Sì, don Giuseppe, quei giorni sono arrivati ed hai riaperto tante delle nostre chiese… Quella di San Luigi a Valona, con mons. Lupinacci, Vescovo degli Arbereshe, La chiesa di S.Pietro ad Elbasan, dove Madre Teresa ti chiese con insistenza di restare; la prima Messa a Berat nel luglio ’91, di seguito la prima Messa a Saranda nell’angusta abitazione di Pirro; i Grandi Vespri nella Chiesa ortodossa di Girocastro, di Korçe, di S. Emiliano… la grande e sincera fratellanza nei  quotidiani rapporti con la Chiesa ortodossa di S. Teodoro a Valona… dalla Chiesa di S. Atanasio alla Chiesetta di Shelcan…
Poi, tanto e tanto cammino con i nostri fratelli musulmani… a casa loro, nella più grande e rispettosa condivisione!.. Sì, abbiamo capito da te che significa donare la propria vita al Signore donandola i fratelli più poveri, soli, emarginati… agli ultimi!… Per loro, per tutti noi hai voluto che nascesse un Nuovo Giorno, un’Alba Nuova hai voluto che nascesse Agimi che tanto ha dato per noi e per tutti i profughi di ogni nazione e paese…
Ricordi quando, numerosissimi, accogliemmo Giovanni Paolo II e Madre Teresa, ed ultimamente Papa Francesco nella sua visita in Albania. Che bello e che gioia immensa, eravamo tutti insieme dopo 25 anni di collaborazione, poi avresti dovuto tornare in settembre per un incontro con i sacerdoti su Fratel Carlo! In realtà ci hai sempre testimoniato ciò che lui ha vissuto: un immenso Amore per il Signore  Gesù e per i poveri. Nella delicatezza del Suo amore vediamo la tua delicatezza, che «Non ha mai spezzato la canna incrinata, né spento il lucignolo fumicante» come dice il Vangelo. Oggi vuoi dirci con forza: Lottate per la giustizia senza la quale non può esserci la Pace sia tra i popoli che nel cuore…«non siate cani muti, né sentinelle addormentate» (fr. Carlo) di fronte al male… amate la VERITÀ che sola, secondo la Parola di Gesù, vi farà liberi! Amate la Verità, odiate la menzogna!”.
Grazie don Giuseppe e grazie a Dio grande e Misericordioso!

Suor Licia Conti