DOG MAN DI PETER HASTINGS PER TUTTI – AL CINEMA
Tratto dai libri di Dav Pilkey, il creatore di Capitan Mutanda (anche lui passato al cinema nel 2017), Dog Man è quanto di più folle e surreale si possa vedere oggi in campo animato. Giudicate voi: un poliziotto e il suo fido assistente canino sono a caccia del gatto Gino, lestofante incallito, ma un incidente provoca la fusione di uomo e cane, creando un cane poliziotto sorprendente, metà umano e metà canino, impegnato nuovamente a dar filo da torcere al malvagio felino.
Con un’animazione piuttosto particolare, quasi in stile stop-motion (ma si tratta di una raffinata CGI., in uno stile umoristico, caricaturale e fumettistico), tutta scatti e velocità repentina, il film di Hastings è un travolgente ottovolante con inseguimenti a rotta di collo e buffissime situazioni, condite da un ironia tagliente ed un umorismo sarcastico che porta la Dreamworks (la casa responsabile del film) anni luce lontano dalla Disney, oggi purtroppo fin troppo attenta a non urtare sensibilità diverse, persino per i film del proprio glorioso passato (ma pare che verranno tolti gli inutili avvisi sulle presunte discriminazioni contenute nei titoli storici della casa) e con la libertà di potersi esprimere liberamente, naturalmente con il giusto occhio rivolto ai più piccoli che sono sempre
i fruitori principali di questi prodotti. Divertimento senza freni in un film assai colorato che prende in giro poliziesco e fantascienza con allegria e vivacità. Curiosità: in originale la voce di Dog Man è dello stesso regista.