Le lezioni non si svolgono solo all’interno delle aule. La maggior parte degli istituti promuove attività collaterali e laboratori che sono sia un modo per ampliare l’offerta formativa degli istituti sia l’occasione per mostrare alla città il risultato di un lungo e faticoso anno di lavoro. Che la scuola sia un luogo fondamentale per la formazione dei futuri cittadini l’hanno ormai capito tutti, pure i sassi, tranne la maggior parte della scena politica, che continua a tagliare fondi e risorse per l’istruzione. E i primi a rimetterci sono proprio i laboratori, spesso considerati non essenziali.
Così accade che, da anni, le quattro scuole elementari dell’Istituto comprensivo Centro Storico di Rimini, e cioè le “Ferrari”, “De Amicis”, “Toti” e “Griffa”, portino avanti quattro laboratori grazie all’intervento del dottor Alvaro Zavaglia proprietario della ditta Golfera in Lavezzola Spa. Un aiuto che permette lo svolgimento degli incontri, l’acquisto del materiale e l’allestimento dello spettacolo finale che si è svolto lo scorso venerdì 30 maggio al Teatro degli Atti di Rimini.
“Ai laboratori hanno partecipato più di 230 bambini delle 4 scuole. – racconta la coordinatrice Elide Piva, maestra in pensione dall’anno scorso, che però ha continuato a lavorare proprio per rendere possibile lo svolgimento delle attività collaterali – Il tema di quest’anno di Attiva…mente era Ricordando Federico Fellini. I 4 laboratori, di attività manipolative ed espressive, teatrali, musicali ed informatiche, hanno cercato, ognuno a suo modo, di sviluppare questo programma. La giornata finale è stata un’occasione di portare proprio nel cuore della città la nostra esperienza”.
Le attività sono cominciate a febbraio e proseguite sino a maggio e hanno coinvolto tutte le scuole elementari dell’Istituto comprensivo Centro Storico. L’iscrizione, assolutamente gratuita, era facoltativa, ma la risposta è stata talmente massiccia che alcuni laboratori sono stati divisi in “sotto-classi” per permettere a tutti i bambini di lavorare tranquillamente.
“In occasione del ventennale della scomparsa di Federico Fellini, caduto l’anno scorso, abbiamo voluto avere, come fil rouge di tutte le attività, proprio il grande regista. Così il laboratorio informatico ha dato vita ad un percorso dal nome E alla fine incontrammo Federico, il laboratorio musicale si è svolto sulle note di Nino Rota e quello del teatro è stato un omaggio a Fellini e a Giulietta Masina e alla clowneria”.
Scopo di questi laboratori non è stato solo l’acquisizione di una nuova manualità o spirito artistico (che comunque ci sono), ma anche dare la possibilità ai piccoli studenti di avere una ulteriore proposta formativa e la possibilità di uno spazio di incontro pomeridiano che sostituisca la televisione che spesso diventa baby sitter, o ancora peggio la solitudine che colpisce molti bambini di questa fascia d’età. Proprio la scuola, nei momenti difficili della crescita di un bambino, può diventare un luogo di aiuto e di aggregazione, tanto più in un momento di crisi e difficoltà economiche e sociali. Ecco che i laboratori sono così anche un luogo in cui si costruiscono nuove conoscenze – poiché si svolgono interclasse e interscuola – e forniscono agli alunni degli strumenti ulteriori per interpretare la realtà. Divertirsi attiva…mente fa bene: ai bambini, alla scuola e alla città tutta.
Stefano Rossini