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Digitale: missione possibile

Essere “intelligenti” e “2.0”: ormai è un must anche per le città. L’alta tecnologia, i collegamenti veloci e senza barriere non solo soddisfano le esigenze del cittadino, ma possono tradursi in un fattore competitivo strategico nel caso di una località turistica.
Il primo elemento è la visibilità sul Web. Quasi la metà dei turisti che devono scegliere la destinazione delle proprie vacanze, usa internet. Il 46%. E il numero di vacanzieri internauti è in crescita. Presa la decisione, la vacanza va poi organizzata, e qui torna ancora in campo la “rete delle reti”, che il 53% dei turisti utilizza, in via prioritaria, per pianificare il proprio viaggio. Per essere competitive le strutture di un territorio, pubbliche o private, devono quindi innovarsi. L’Italia è 26ª al mondo, per digitalizzazione, su 140 paesi considerati, solo 18ª se si restringe il campo all’Europa pagando così il ritardo nella vendita dei servizi tramite internet.
E Rimini? Secondo il primo rapporto sulle “città turistiche intelligenti” curato dalla società riminese Europa Inform Consulting (a confronto 33 località turistiche balneari italiane), Rimini è ben posizionata. Dal punto di vista della digitalizzazione, è ai primi posti in regione. Un altro aspetto, insieme alla vendita di servizi tramite internet, è la dotazione tecnologica: connessione al Web “senza fili” e gratuita. Il comune di Rimini, in particolare, svetta su tutti gli altri capoluoghi con 80 hotspot (luogo in cui è aperta una connessione a internet aperta al pubblico) e 4 wifi (connessione al Web senza fili e gratuita), seguito da Viareggio con 51 hotspot, Senigallia 27 hotspot, Riccione 22 e Taormina 18. Considerando invece le strutture alberghiere, il wifi in stanza è presente nel 40% degli hotel di categoria medio-alta. A seguire, in Emilia Romagna, si incontrano Cervia, con il 32%, Riccione con il 29%, Bellaria e Cattolica al 27%, Misano Adriatico al 26% mentre sono ultimi i Lidi di Comacchio con appena il 13%.

Il potere del Web. “Nonostante la crisi economica il turismo internazionale continua a crescere” sottolinea il curatore della ricerca, Primo Silvestri, direttore di TRE, supplemento economico de il Ponte. “Abbiamo ormai superato nel mondo il miliardo di turisti e nel 2013 i viaggiatori internazionali sono aumentati del 5%. La scelta della meta dipende molto dalla quantità e facilità di accesso di un territorio. Essere ben presenti sul Web vuol dire non rimanere fuori dal mercato”. Ma per questo serve un miglior coordinamento tra pubblico e privato. “Non si può chiedere a un turista cinese di visitare dieci siti. Ci vuole un portale internet unico che dia tutte le informazioni”.
Oggi, inoltre, il turismo passa anche dalle App, le applicazioni per dispositivi mobili (smartphone e tablet). Per un’azienda o un territorio, conquistarsi un posto fra le App più scaricate, può essere la chiave del successo. Tra le applicazioni turistiche della riviera, con il compito di conquistare e guidare i turisti che cercano un evento o un servizio, la capofila è RiminiApp, patrocinata dal Comune, ferma però ai 1.500 download di un anno fa. Presenta i contatti di varie aziende della provincia, organizzati per categoria – negozi, hotel, locali, cinema, ospedali… -; la guida ai monumenti; gli eventi. Tutto geolocalizzabile. Ma non si può prenotare nulla né acquistare; la parte sulla storia della città si limita a presentare i monumenti con delle didascalie, senza mappe interattive, né audio-guide.

Dal territorio agli alberghi. E le strutture ricettive? Quanto si stanno adeguando? “Il Web viene percepito prima di tutto come canale di vendita – spiega Nicola Delvecchio, consuente di Teamwork -. Molto spesso la prima domanda degli operatori è: su Facebook si vende? Dipende da quanto investi in termini di risorse tecnologiche ma soprattutto di persone capaci di gestire communities on line e social media. Ma sempre più spesso vedo strutture piccole dotarsi di persone capaci”. Da evitare un errore molto comune. “Paradossalmente oggi, più ci si concentra su Facebook e TripAdvisor più diventa importante il sito internet dell’hotel. Dunque guai a trascurarlo”.
Anche l’arenile a sua volta deve digitalizzarsi. Ne è convinto Stefano Mazzotti, titolare del Bagno 27 di Rimini e presidente del Consorzio Rimini Spiagge Network. “Siamo partiti tre anni fa per dotare gli stabilimenti balneari in termini di connettività. Abbiamo dovuto mettere insieme due realtà diverse: bagnini e ristobar di spiaggia. Oggi abbiamo una partnership con Tiscali e 63 hotspot distribuiti su 7 km. Una delle reti più estese sul territorio nazionale. Ogni hotspot offre una connettività di 20 megabyte. Però il nostro modo di pensare ha dovuto aumentare velocità. Così abbiamo concentrato il nostro progetto sulla formazione degli operatori con corsi mirati per bagnini e ristoratori di spiaggia per accontentare il cliente e imparare a fare business. E a breve lanceremo un nuovo portale dove vogliamo far conoscere e vendere l’intero territorio provinciale. Il discorso 7 giorni su 7 in spiaggia non è più affrontabile”.
Da luglio 2013 il Consorzio ha avuto il picco di operatività. con 100mila accessi in due mesi e volumi di traffico internet inaspettati. “La rete può anche essere insufficiente. Dobbiamo cercare nuovi canali di interattività e creare contenuti”.
Tra i Comuni locali, il capoluogo è tra i più attivi nella strada del digitale. L’assessore ai Servizi al cittadino e semplificazione amministrativa, Irina Imola, annuncia le prossime mosse “in completa sinergia con altre realtà del territorio”. A partire da un potenziamento del Sistema Rimini Wifi: 30 antenne di connettività gratuita per il cittadino e turista per due ore al giorno, frazionabili, dal centro storico al forese. “Un progetto molto utile anche per contrastare il problema del digital divide (il ritardo di chi ancora non dispone del collegamento veloce a internet, ndr.). Da pochissimo siamo federati con Federa il sistema regionale di connettività al Web. È in corso poi un’operazione con il Consorzio Rimini Spiagge Network: senza oneri a carico dell’Ente abbiamo dato possibilità a società Linkem di aggiudicarsi tramite gara questo progetto”. L’assessore annuncia anche la ristrutturazione della Rete Civica, del sito Rimini turismo e il potenziamento dei social network, con maggiori servizi on line fruibili 24 ore su 24. “Stiamo anche lavorando alle applicazioni per dispositivi mobili. Patrociniamo le app gratuite per l’ente e i cittadini, che forniscano servizi aggiunti con un grado di interattività importante”. Alle App già attive (Rimini App, Enabled ZTL che facilita l’accesso alla ZTL per persone con disabilità, Rimini Street Food, I love Rimini, Mi piaci Rimini , più generaliste, se ne aggiungeranno presto altre sul fronte, sempre critico, dei parcheggi (con possibilità di geolocalizzazione di stalli liberi e di pagamento on line. Il Comune di Bellaria Igea Marina l’ha già fatto. Con la sua ricchezza culturale e l’invidiabile eredità lasciata da Fellini, Rimini potrebbe lanciare molte altre App culturali. L’assessore non esclude nulla. “Se ci sono aziende giovani con idee interessanti siamo pronti ad ascoltarle e collaborare insieme”.

Alessandra Leardini