A San Mauro Mare, l’associazione Mare Futuro, che rappresenta tutte le componenti imprenditoriali e turistiche, si dice contraria all’imposta di soggiorno e al ripascimento. La decisione è stata presa durante un’assemblea pubblica molto partecipata che, alla fine di un ampio e lungo dibattito, ha detto no all’unanimità.
“Come associazione – spiega il suo presidente, Franco Pantani – non siamo contrari a priori all’applicazione della tassa, ma diciamo no perché in questo determinato momento storico, caratterizzato da una forte recessione, andrebbe a gravare in modo massiccio sul già martoriato bilancio di quelle famiglie che poi rappresentano il target turistico della nostra località”.
Insomma, la paura è che la gente non stenda più i suoi asciugamani sulla spiaggia e che gli alberghi rimangano semi vuoti. Ma queste non sono le uniche preoccupazioni, perché l’associazione ha detto un no forte e chiaro anche al ripascimento.
“Lo abbiamo già ribadito più volte, diciamo no alle modalità ipotizzate. I lavori fatti nella primavera 2010 hanno prodotto una alterazione del fondale marino tale da fare emergere ampissime aree fangose che hanno reso impraticabile e pericolosa la balneazione. Visto che il fondale prospiciente le spiagge di San Mauro Mare, presenta una forte stratificazione di sabbia e fango, chiediamo che venga effettuato un intervento di bonifica radicale e duraturo nel tempo che coniughi contemporaneamente qualità delle acque e mantenimento dell’arenile per evitare continui sprechi di risorse. Decisoni contrarie a quanto deciso da Mare Futuro esprimerebbe da parte di chi le assume, una scarsa sensibilità verso i problemi di un’economia turistica già caratterizzata da molte problematiche e diffuse incertezze”.
Ermanno Pasolini