Teatro dialettale, sul palco una “prima” e i vincitori del Premio Montanari. Tutto al Teatro Moderno. Con tre atti dialettali di Guerrino Ruffilli dal titolo La nòta ad San Lurenz, la Compagnia della Speranza di Savignano (nata nel 1971, è una delle più longeve dell’Emilia-Romagna) approda alla tradizionale “prima” della stagione al Teatro Moderno di Savignano, venerdì 21 e sabato 22 aprile 2017 (ore 21). La filodrammatica dialettale rinnova così il tradizionale incontro con il teatro in vernacolo e l’impegno a riproporre in ogni lavoro spunti di attualità e di novità rispetto ai repertori classici del dialetto. Il nuovo spettacolo vede in scena Achille Galassi, Simona Garattoni, Gianpaolo Gobbi, Manuela Vincenzi, Deborah Montali, Marco Garattoni, Stefano Mazzini, Margherita Pepoli, Elia Pizzinelli, Loris Migani, Giorgio Spada e Matteo Berti. L’ormai storica filodrammatica, una delle più antiche ancora in attività, fondata nel 1971 e da allora ininterrottamente presente sui palcoscenici romagnoli, debutta in casa con la regia di Gianpaolo Gobbi, le scenografie di Roberta Cappelli e Franco Focante e i costumi di Marisa Nanni.
Il doppio appuntamento vede in programma sabato 22 aprile anche la proclamazione del vincitore della 10ª edizione del “Premio Città di Savignano Francesco Montanari”. La breve cerimonia rappresenta il momento conclusivo dell’iniziativa che ha alle spalle un lungo percorso improntato alla ricerca di nuovi talenti della drammaturgia vernacolare emiliano-romagnola e alla conservazione e trasmissione del patrimonio culturale legato al dialetto che la Compagnia ha declinato anche attraverso l’allestimento degli spettacoli con particolare cura per le scenografie e i costumi, riprodotti con fedeltà filologica.
Il Premio sarà consegnato, prima dell’inizio dello spettacolo, alla presenza dell’Assessore alla Cultura del Comune di Savignano Maura Pazzaglia.
Promosso dalla Filodrammatica e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Savignano, con il contributo della Banca di Credito Cooperativo “Romagna Banca”, il concorso omaggia il poeta dialettale savignanese anche regista della compagnia, Francesco Montanari detto “Bugara”, scomparso nel 1991. Il Premio – biennale –, unico nel suo genere, è rivolto agli autori di teatro dialettale emiliano-romagnolo e mette in palio 1000 euro per il miglior testo in vernacolo emiliano-romagnolo. La scadenza per l’invio dei testi era il 30 settembre 2016. I materiali, pervenuti da tutta la Regione, sono stati esaminati dalla giuria, formata da Maria Grazia Bravetti, studiosa delle tradizioni popolari della Romagna ed autrice di numerosi saggi e studi sul tema; Paolo Guiducci, caporedattore del settimanale riminese il Ponte; e Giovanni Urbini in rappresentanza della Compagnia Teatrale della Speranza. Il concorso ha fin qui prodotto una biblioteca di nuovi copioni teatrali composta da un centinaio di testi.