Vanno in scena l’espressione le emozioni, i labirinti della psiche, i movimenti dei corpi: in poche parole, “C_A_P 05 deviAZIONI”, la rassegna low budget di danza contemporanea (incontri, spettacoli e workshop) organizzata per il mese di novembre dal collettivo cap, piccolo ma agguerrito gruppo di artisti indipendenti nato a Rimini nel 2009 con l’intento di diffondere nel territorio la cultura della danza contemporanea. Tante le iniziative già organizzate, tra spettacoli itineranti, dibattiti e performance di danza su strada. La scelta di quest’anno è portare le performance nei teatri, sia per colmare la carenza di danza contemporanea nei cartelloni, sia per mettere alla prova i gusti del pubblico, invitato a sedersi a teatro per andare oltre l’apparente difficoltà di quest’arte. Da parte sua, il collettivo cap s’impegna a cercare un contatto diretto con gli spettatori: per questo le performance saranno seguite da momenti di incontro con i coreografi: “consideriamo decisiva – spiega Paola Bianchi del collettivo cap – la formazione del pubblico. Eliminare la distanza tra chi fa e chi guarda è fondamentale per diffondere una cultura della danza contemporanea”. In una rinnovata sinergia con il Salone Snaporaz di Cattolica, il Teatro degli Atti di Rimini e il Teatro “Massari” di San Giovanni, il collettivo cap propone una breve rassegna di tre serate. Ad aprire le danze è Joseph (9 novembre, ore 21, Salone Snaporaz di Cattolica) dell’artista totale Alessandro Sciarroni, seguito da Per Voce Sola, una prima assoluta della danzatrice siciliana Grazia Capri. Il 16 novembre alle 21 il sipario del Teatro degli Atti di Rimini si alza su Mindscape (story), una narrazione danzata da Massimiliano Barachini, coreografo livornese forte di esperienza e maturità artistica; si prosegue con Bird’s Eye View della potente Simona Bertozzi, che porta in scena una sorta di danza con i fantasmi, tra giochi di apparizioni e prove di mimetismo. L’ultima serata (30 novembre, ore 21) è all’insegna dell’ironia: sul palco del Teatro “Massari” di S. Giovanni la performer torinese Silvia Gribaudi danzerà A corpo libero raccontando le contraddizioni della condizione femminile; subito dopo Giovanna Velardi, di nuovo in Italia dopo molti successi in Francia, porterà in scena il suo Clown, espressione contrastante di pianto e riso, tristezza e gioia. Se è vero che “La danza comincia ove la parola si arresta”, che lo spettacolo abbia inizio.
Giulia Catenacci