Attenzione a non scambiarlo per un legale del Comune, in molti ci cascano. Si tratta invece del difensore civico, il mediatore diretto tra le istituzioni della città e i cittadini, con il compito di difendere i riminesi da abusi, disfunzioni, ritardi e carenze di gestione senza per questo sostituirsi alla giustizia penale o civile che sia. Insomma, uno sportello aperto per dare sempre una risposta.
Secondo il resoconto annuale sull’andamento delle attività del 2008 il difensore civico di Rimini, Renato Ferraro, ha aperto 316 pratiche, con un lieve calo rispetto al 2007, non perché la gente abbia meno di cui lamentarsi ma a causa di gravi motivi per i quali il segretario è stato assente due mesi.
Nonostante qualche rallentamento il via vai di chi ha problemi non si è fermato, come le continue richieste, spesso davvero bizzarre. Ma chi sono questi cittadini?
“Ci raggiungono le fasce meno abbienti, quindi anziani, disabili, immigrati, insomma chi non può permettersi una consulenza legale o un sostegno immediato al disagio”, chiarisce Ferraro e aggiunge “Ricordiamo sempre che noi segnaliamo i casi a chi di competenza ma non forniamo assistenza legale, semmai offriamo pareri preventivi nei campi di nostra conoscenza”. Del 2008 è la novità dell’orientamento prelegale in materia di famiglia per le donne proposta dall’assessore alle Pari Opportunità Karen Visani.
La maggior parte delle pratiche riguardano il Comune con impatto sociale maggiore nella Polizia e Mobilità ambientale, mentre fuori dal Municipio se la giocano Hera e Ausl.
I problemi sottoposti si ripetono ciclicamente, i più frequenti sono l’inquinamento ambientale e acustico, disagi della viabilità, manutenzione stradale, sosta, recrudescenza delle contravvenzioni, inconvenienti igienici. Durante lo scorso anno il difensore civico ha scritto al tavolo tecnico permanente per sottolineare alcune richieste tra le quali un’equa ripartizione tra posti auto a pagamento e posti liberi, un aumento di parcheggi in abbonamento nel centro storico per tutti i professionisti che ci lavorano e per le donne spesso costrette a raggiungere l’auto in tarda serata al Settebello. A seguire, lamentele per decibel troppo alti durante la notte, buche in strada e casi d’infortuni causati dalle radici degli alberi. “Non basta risarcire chi è stato danneggiato se poi la strada rimane uguale. L’obiettivo è arginare il caso in profondità”.
Altra questione sofferta è quella del pagamento delle bollette: importo elevato e poca chiarezza nell’interpretazione dei consumi presunti o reali. “Grazie al nostro contributo Hera sta mettendo a fuoco un metodo per renderle più limpide e semplici”. Di bassa portata, invece, le lamentele riguardanti gli inconvenienti igienico-sanitari dell’Ausl: appena 7 pratiche.
A lasciare più perplessi è la casistica delle situazioni specifiche che va oltre ogni tipo di immaginazione: chi, troppo attento all’arte e in questo caso alla Madonna nella cappella del cimitero dedicata ai caduti, ne ha richiesto un’opera di restauro, ma il Comune, almeno per il momento, non intende accollarsi le spese. Un “caso disperato”, continua il difensore, è quello di una signora alla quale è decaduta la possibilità di beneficiare dell’alloggio E.R.P. dopo non averlo abitato per tre mesi a causa della madre malata e i nipoti da mantenere.
A tuonare con le sue istanze, a volte stravaganti, è l’Associazione a tutela dei traumatizzati e lesionati riminesi; tra tutti spicca la segnalazione di un medico che tenta di curare il cancro ai polmoni con il bicarbonato di sodio richiedendo la sospensione della chemioterapia. La proposta seguirà il suo corso al Ministro della Salute al quale è stato segnalato. Inoltre, l’associazione chiede condomini idonei alle patologie dei suoi soci oppure denuncia macchinari ospedalieri non adeguati a determinate cure. Come Ferraro scrive nel resoconto: “le aspettative dei cittadini sono superiori allo scarso potere reale del difensore civico” che oltre ad essere garante del buon andamento dell’Amministrazione non può fare altro che accogliere i cittadini ed essere aperto e disponibile all’ascolto.
Marzia Caserio