Un anno trascorso a raccogliere scarpe naufragate sulla battigia, un altro speso a lavarle. Davanti, l’orizzonte adriatico di Fiorenzuola di Focara, piccola baia di sabbia e ciottoli ai confini tra Romagna e Marche.
Maria Cristina Ballestracci, milanese di nascita ma santarcangiolese d’adozione, ha generato così il nuovo progetto “Oltrepassi 201”, racconto di scarpe vagabonde che andranno ad abitare nuove dimensioni, dentro ognuna l’immagine danzante di una persona, di una storia. Scarponi, sandaletti, infradito spaiate e zoccoli sbiaditi daranno forma ad una macro installazione di 201 pezzi, 21 dei quali accompagnati da un racconto d’autore. Tra le voci narranti, gli scrittori Eraldo Affinati, Marcello Fois, Tiziano Fratus, il narratore Marco Paolini, l’assessore alle Arti di Rimini Massimo Pulini, la poetessa clementina Annalisa Teodorani.
L’installazione itinerante avrà il suo battesimo in occasione di Matera 2019, futura Capitale della Cultura, complice l’accoglienza di forni, B&B, osterie, abitazioni private, luoghi pubblici della città e la collaborazione dei Comuni di Matera e Santarcangelo nonché del Comitato Matera 2019.
Se l’approdo lucano è la meta, un working in progress di eventi, performance teatrali, laboratori finalizzati alla raccolta fondi è in corso già da mesi tra la Romagna e la Lucania. Uno di questi è andato in scena il 28 aprile al cinema Settebello di Rimini, la serata: “La cultura si fa partecipando” con musica dal vivo, voci e la presenza delle poetesse Alessandra Battaglia, Annalisa Teodorani e Claudia Fofi oltre ai contributi artistici di Roberto Ballestracci, Lara Marchi, Carmine Deep Stellaccio. Nell’occasione è stato presentato il trailer del film Oltrepassi 201 dei giornalisti Rai Giovanna Greco e Marino Cancellari, e Stefano Massari, poeta, autore di numerosi docufilm e tecnico Rai.
La matrice corale del progetto vede partecipare tra le ideatrici anche la giornalista riminese di Rai Tre Giovanna Greco e Sonia Mariotti, Presidente dell’associazione riminese Cambia-Menti. E ogni scarpa a sua volta è fonte di ispirazione per cantanti, poeti, musicisti. Nada, che terrà il concerto inaugurale, il fisarmonicista Carmine Ioanna, Caterina Pontrandolfo al timone di un coro che raccoglierà 201 donne per l’esordio.
“È fuori stagione – racconta Ballestracci – che ha preso forma l’idea di rintracciare, in questa lingua di costa, la vita segreta delle cose, la storia dei passi appartenenti a donne e uomini che in altre stagioni hanno abitato la giostra di una riviera adriatica tanto sfrenata e vorticosa nei mesi estivi quanto misteriosa e onirica in inverno”.
La raccolta, svolta con l’accurato aiuto del focarese Luigi Baglioni, classe 1932, è stata insieme una catarsi. “Fiorenzuola mi restituisce a me stessa, mi rimette in equilibrio”. Nel precedente Relitti, legnetti di mare riemergevano a vita artistica dopo un lutto, la perdita della madre assistita personalmente dall’artista in cinque lunghi anni di malattia. In “Oltrepassi 201” il viaggio continua ed è con il lavaggio delle scarpe reiette che inizia la rinascita. Il relitto perfetto? “Una ciabatta di gomma, recuperata nel luglio 2013. Era stata ricucita. Una nuova vita generata dalla cura”.
Chi intende finanziare, anche con pochi euro, avrà l’onore del nome in calce al progetto; alle aziende che donano almeno 100 euro l’intitolazione di una scarpa.
“Ho voluto fortemente questo progetto di cultura partecipata. Ora al lutto rispondo con l’azione. Siamo in un momento storico in cui serve fare rete, mettersi in relazione, compiere passi, andare oltre”.
Come scrisse Pier Vittorio Tondelli: «in nessun altro luogo come la riviera adriatica è forse possibile osservare così da vicino, e in modo tanto toccante, la vita delle cose, l’alternanza della materia come se possedesse, essa stessa, un nascosto ritmo biologico».
Mariaelena Forti