A Messa per dire Sì. Dal grazie dell’Eucaristia al Sì della vita. L’Itinerario vocazionale per giovani con le Preghiere Eucaristiche curato da don Andrea Turchini e suor Francesca Carotenuto sarà presentato lunedì 20 marzo alle 20.45 in Seminario.
Don Andrea, com’è nato questo libro?
“Questo sussidio è nato durante un viaggio in macchina tra Rimini e Roma.
Da tempo avevo osservato la mancanza di un testo che potesse guidare i giovani nella conoscenza delle preghiere eucaristiche, una parte fondamentale della liturgia sconosciuta alla maggior parte delle persone (giovani compresi).
Ho lanciato a suor Francesca questa provocazione, conoscendo la sensibilità delle Apostoline per il mondo giovanile, e nel giro di qualche mese abbiamo confezionato la proposta”.
Considerato l’impegno, avete avuto davvero coraggio…
“Una consapevolezza ci ha guidato fin dal principio: non essendoci in giro nulla per i giovani sulle preghiere eucaristiche, ci sembrava utile provocare qualcuno più bravo di noi che, criticando duramente il nostro lavoro, potesse, finalmente, farne uno migliore. Ci abbiamo provato”.
Cosa sta all’origine di questa idea?
“Lo spunto è venuto nell’anno vocazionale dedicato alla gratitudine. Essa è l’atteggiamento di vita per riconoscere di essere destinatari di un bene e diventare a nostra volta un dono. È dalla gratitudine che nasce la gratuità; è dall’esperienza del dono ricevuto che nasce la chiamata di diventare a nostra volta un dono per gli altri.
Nella preghiera eucaristica, pregata durante la messa, noi troviamo la forma ecclesiale più antica della gratitudine. Come imparare allora a dire il nostro grazie se non dalle preghiere eucaristiche?”.
Anche se i sacerdoti usano in prevalenza la II Preghiera eucaristica la disponibilità delle Preghiere è molto ampia.
“È vero. Viviamo in un tempo fortunato. Noi oggi possiamo godere di ben 13 preghiere eucaristiche, mentre fino a 50 anni fa ce n’era a disposizione solamente una. La Chiesa del dopo Concilio ha lavorato molto sulla preghiera eucaristica, studiandone le fonti, la struttura, il valore nella esperienza della liturgia e della vita della Chiesa. C’è un patrimonio di intelligenza sulla preghiera eucaristica che ancora deve essere diffuso, soprattutto ai giovani”.
Com’è strutturato il sussidio?
“Nel sussidio proviamo a guidare per mano i giovani (presi singolarmente o per gruppo) dentro le preghiere eucaristiche, per comprenderne la struttura e il movimento e, partendo dai testi della liturgia, imparare la gratitudine.
Il sussidio è strutturato in sette schede, ognuna delle quali prende in esame una sezione della preghiera eucaristica, secondo la sua struttura ordinaria. Dall’analisi del testo e delle sezioni, si passa a comprendere come la preghiera ci sollecita in un’azione concreta, prendendo l’esempio di un testimone di fede e di vocazione che ha espresso nella propria vita quella particolare dimensione”.
In occasione della presentazione del sussidio (che sarà a disposizione per coloro che lo desiderano), sarà presente don Francesco Pierpaoli, prete della Diocesi di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola, liturgista ed esperto del mondo giovanile, che, a partire dal un testo della IV preghiera eucaristica, proporrà una riflessione sulla misericordia di Dio che si manifesta nella scoperta di essere uomini e donne ricercati da Dio.
“Uno dei maggiori motivi di ringraziamento, infatti, – conclude don Andrea – dopo il dono della vita che abbiamo ricevuto alla nostra nascita e che riceviamo nuovamente ogni giorno, è che siamo uomini e donne oggetto di una ricerca appassionata di Dio che non ci abbandona alla nostra insignificanza, ma ci rende partecipi della grande impresa che è la salvezza del mondo”.
Che dire? Grazie! È veramente cosa buona e giusta!
(GvT)