Caro don Pasquale,
permettimi due pensieri a voce alta. Ci siamo ritrovati nel cammino della vita nel luglio 1999, quando sono stato chiamato a proseguire il tuo servizio alla comunità di Spadarolo. Da subito ho visto il volto di un uomo forte, di chi ha combattuto varie battaglie, attraversando il duro cammino della vita e delle difficoltà legate al ministero sacerdotale; un uomo che non si è tirato indietro e fino alla fine ha cercato di dare con generosità. Una persona e un sacerdote non adito a compromessi e fiero della sua storia.
Ricordo i primi istanti del nostro incontro: mi guardasti con affetto, poiché io, ai tuoi occhi, ero un ragazzino che diveniva parroco per la prima volta. E mi parlasti con grande passione e amorevolezza della parrocchia che avevi servito per tanti anni. Negli anni successivi poi ci siamo incontrati varie volte insieme ad altri confratelli in una condivisione amicale e fraterna.
Ma l’aspetto più originale in cui quasi per caso ci siamo ritrovati è stata la persona di Nicla Loberto. Questi sono regali di Dio. Io venivo dalla parrocchia di san Giovanni Battista e tu, dopo Spadarolo, andasti proprio ad aiutare don Salvatore nella stessa parrocchia. Qui viveva Nicla che tu hai accompagnato con grande amorevolezza negli ultimi anni del suo percorso di vita. Ricordo la sua fede sincera e profonda, il suo desiderio di imitare il Signore; e tu hai proseguito il cammino che io avevo iniziato con lei, seguendo da vicino il suo modo di vivere la malattia, in una luce splendida, tanto da vedere in lei i tratti della Santità. Ricordo il fervore e la passione che trasmettevi a me e a chiunque. Ora credo proprio che tu stia facendo due chiacchere con lei e ti voglio pensare sorridente e sereno nell’abbraccio del Risorto.
Grazie Pasquale, sono convinto che ci accompagni nel nostro cammino. By.
don Marco Foschi