Qualcuno domenica sera lo aveva intravisto sulle tribune del 105 durante Crabs- Reggio Emilia. E siccome a pensar male si fa peccato, ma a volte ci si azzecca, aveva chiesto lumi ai dirigenti dopo il quinto ko su sei gare. “Pura casualità, Giancarlo Sacco è libero ed è venuto a vedere una partita di pallacanestro. Noi andiamo avanti con Galli2. Tempo 24 ore e la società comunica “il sollevamento dall’incarico di coach di Massimo Galli al quale vanno i nostri ringraziamenti per la grande professionalità dimostrata. Al suo posto Giancarlo Sacco”.
51 anni, originario di Pesaro, il nuovo allenatore ha mosso i primi passi all’inizio degli anni Ottanta. Nel 1984 alla guida della Scavolini conquista finale scudetto e coppa Italia. I risultati gli valgono il premio di Allenatore dell’anno. Nel 1987 inizia una nuova esperienza a Livorno e due anni dopo accetta la proposta di Varese. Dal 1991, per tre stagioni, allena in Sicilia (Trapani e Marsala), quindi a Cantù e Fabriano (’97). Dopo una parentesi a Pesaro, allena Ragusa, Osimo e Trapani. Nelle ultime due stagioni si è seduto sulla panchina di Pavia, raggiungendo nel 2006/2007 la finale play-off contro Pesaro. “Un’idea della squadra ce l’ho. – sono le prime parole riminesi di Sacco – Il team ha trazione posteriore importante: cercherò -senza rivoluzioni – di elevare le nostre qualità e dare chiarezza al gioco”. Il pensiero va subito alla “sovrapposizione” tra Scarone e Goss. “Due play non sono certo un handicap, specie se di questo livello.– prosegue il coach – Deve essere un vantaggio, sapendo che ci possono essere fasi diverse all’interno di una stessa gara”.
Gerarchie precise e semplicità sono le parole chiave del nuovo allenatore. Speriamo possano dar frutto già domenica quando Scarone & Co andranno a far visita all’Aget Imola, in un derby caldissimo. Imola su tre gare interne ne ha vinte due (Sassari e Venezia) e persa una (Pistoia) segnando in media 78 punti. Da tener d’occhio Joseph Bunn, capocannoniere con 155 punti (25.8 di media).