Sostenere le associazioni sportive favorendo la pratica. Proteggere i grandi eventi. E investire sull’impiantistica.
“Su questi tre asset si gioca il futuro del mondo dello sport locale”. Gian Luca Brasini non ha dubbi.
L’assessore riminese ha partecipato da poco a un confronto tra la Regione e i colleghi emiliano romagnoli. Sul tavolo, i rischi legati al blocco delle attività causato dall’emergenza epidemiologica in corso e gli scenari futuri che si prospettano.
“Abbiamo condiviso la preoccupazione per le conseguenze sull’intero movimento dello sport di base composto dalle migliaia di piccole associazioni e società sportive dilettantistiche no profit che rischiano, se non si prenderanno al più presto dei provvedimenti, la chiusura definitiva. Insieme a Regione, CONI, Federazioni e Enti di promozione sportiva si stanno studiando una serie di misure per dare risposte concrete e soprattutto immediate”.
Il Comune di Rimini ha utilizzato sin da subito gli strumenti a disposizione.
“Abbiamo fatto slittare al 31 luglio il pagamento delle tariffe per l’uso degli impianti sportivi, al netto dei giorni di mancato utilizzo. Abbiamo, inoltre, previsto la possibilità di recuperare l’attività sportiva persa a causa della chiusura degli impianti, prolungando l’utilizzo di palestre e altre strutture nel mese di giugno o anticipando la nuova stagione ai primi giorni di settembre, immaginando quindi la possibilità, nel caso il contesto lo permettesse, di ampliare gli orizzonti temporali della stagione sportiva, utilizzando anche la finestra estiva.
Infine anticiperemo i tempi del rimborso della Borsa di Sport 2020, l’iniziativa che il Comune mette in campo a favore della pratica dilettantistica andando a coprire integralmente o in parte il costo sostenuto dalle famiglie per l’attività sportiva”.
Proprio sulla scia della pluriennale esperienza riminese, la Regione ha annunciato la volontà di implementare le risorse che consentiranno l’emissione di voucher a favore delle famiglie con un vincolo di destinazione: la pratica sportiva. Brasini, poi, parla dei grandi eventi capaci di catalizzare migliaia di presenze sul territorio.
“Tutti i grandi eventi a rilevanza nazionale e internazionale al momento non sono stati annullati, ma sin da subito ci siamo mossi su tutti i tavoli, in sinergia con gli organizzatori, per la loro ricollocazione nel periodo autunnale. È un work in progress che dovrà adattarsi alle disposizioni di prevenzione che contraddistingueranno la fase post emergenziale, l’attesa fase 2, ma che potrebbe essere vitale per le piccole imprese del territorio che sconteranno una stagione turistica stravolta dal Covid-19. Se la riprotezione dei grandi eventi è fondamentale per l’indotto economico del territorio, altrettanto importante è il sostegno dei piccoli eventi, tornei, manifestazioni promosse dalle associazioni sportive e che spesso attraverso queste iniziative riescono ad autofinanziarsi e trovare risorse necessarie per programmare e allestire le loro attività nel corso dell’anno”.
Infine continuano gli investimenti sull’impiantistica sportiva.