C’È ANCORA DOMANI
DI PAOLA CORTELLESI PER RAGAZZI (DAI 13 ANNI) E ADULTI – AL CINEMA
La Roma post conflitto è in bianco e nero nel debutto alla regia di Paola Cortellesi, impegnata a ricreare con gusto le atmosfere e l’umore di uno dei periodi più fertili del cinema italiano, il neorealismo. Ma non bisogna etichettare questo convincente esordio solo come mera operazione nostalgica e cinefila. In Delia, la protagonista del film (interpretata dalla stessa autrice), si identificano infatti le donne di ieri e di oggi, vessate da mariti maneschi e autoritari (in questo caso Ivano-Valerio Mastandrea), abili a sbarcare il lunario con più lavoretti ed espedienti, ma purtroppo sempre pronte a dover porgere l’altra guancia per ricevere sonori ceffoni da parte del consorte, convinto tra l’altro che la moglie sia una totale nullità. Delia, moglie e madre (tre i figli, due maschietti pestiferi e la più grande, Marcella, in odor di marito ed in effetti un fidanzato l’ha trovato, ma sarà quello giusto? Ci sarebbe poi in casa anche l’ingombrante nonno paterno), ancora capace di palpiti amorosi, raffreddati sul nascere, per l’antica fiamma di gioventù (Vinicio Marchioni).
Delia che corre per le strade della capitale ancora ferita dai bombardamenti (siamo nel 1946), tra soldati americani ancora di stanza in città e le confidenze all’amica del cuore, fruttivendola al mercato rionale. Ma soprattutto Delia decisa a lasciare un segno apparentemente piccolo ma in realtà decisivo per cambiare il corso della Storia. Gran bel film, la neoregista si prende premi ed applausi in sala, meritatissimi, e il botteghino rifulge con cifre importanti. Brava!