L’INTERVISTA. L’Economo don Manduchi: “Occorre proseguire nell’opera. Ma la solidarietà non arretra”
Da ormai undici anni, don Danilo Manduchi redige, insieme ai suoi collaboratori dell’Economato della Diocesi di Rimini, il Bilancio. “Conti” che sono messi nero su bianco e pubblicati su ilPonte e i media diocesani, e rintracciabili anche sugli altri media. “ Non ci sono operazioni scorrette o manovre da nascondere – fa notare l’Economo diocesano – i bilanci, così come la vita della Chiesa, sono alla luce del sole”.
L’uso che la Chiesa locale fa dei beni che le sono affidati, specialmente in questi anni di crisi, mette in evidenza l’agire stesso della Chiesa, quando annuncia, celebra e opera nella carità, tutta tesa a promuovere lo sviluppo integrale dell’uomo.
Come giudica il Bilancio 2022, don Danilo?
“Vorrei partire con un ringraziamento. Come sa bene chi ama la Chiesa riminese, molti sono i motivi di riconoscenza che diocesi e città devono al vescovo Francesco (non a caso l’Amministrazione comunale di Rimini gli ha conferito la cittadinanza onoraria). Non certo per piaggeria è doveroso riconoscere oggi, subito dopo aver lasciato il timone della diocesi e al momento di andare in pensione (si fa per dire, vista la mole di servizi pastorali che gli vengono richiesti), che anche sotto l’aspetto dell’economia la sua guida è stata determinante. Infatti abbiamo chiuso il bilancio 2022 con 2.462.000 euro di utile”.
Il debito bancario è sceso dai 36.000.000 del 2014 agli attuali 11.304.567 euro . Qual è il segreto di un tale scatto in avanti?
“Per marginare un utile conservando le attività (e le conseguenti spese) che portano avanti la missione di evangelizzazione e promozione umana della chiesa (carità) abbiamo compiuto cinque scelte faticose ma efficaci. 1. Abbiamo tagliato i costi e razionalizzato la risposta alle esigenze. 2. Il debito bancario è stato ristrutturato trattando le condizioni banca dopo banca. Nel 2013 abbiamo pagato € 1.229.000 di oneri finanziari; nel 2022 € 201.335. 3. Tutte le risorse sono state destinate ad abbattere il debito senza aprire nuovi capitoli di spesa. 4. I costi sono stati resi sostenibili stabilendo un ferreo badget di spesa annuale per ogni settore. 5. Abbiamo cercato di aumentare i ricavi con alienazioni possibili e anzi strategiche”.
Il bilancio è meno fosco rispetto a qualche stagione fa ma il debito resta importante.
Come lo si affronta?
“Per continuare a fare bilanci virtuosi occorre incrementare i ricavi e diminuire i costi.Vanno trovate iniziative sotto entrambi questi aspetti. Ogni attività deve stare obbligatoriamente nel badget preventivato. Anche le parrocchie sono consapevoli che senza risparmi e ricavi accresciuti il futuro sarà problematico. Se il primo punto è possibile a tutti, il secondo è di difficile soluzione: infatti non siamo abituati a chiedere una piccola maggiorazione sulla offerta che viene elargita in occasione dei servizi che la Chiesa propone”.