Home Attualita Conflitti e migrazioni, Anselmi: “Dobbiamo prevenire”

Conflitti e migrazioni, Anselmi: “Dobbiamo prevenire”

IL 25° DEL PROGETTO SORRISO CON IL RICORDO DI MONSIGNORE PIETRO SAMBI SUL PALCO DEL TEATRO DI SOGLIANO AL RUBICONE

Un dialogo interreligioso autentico è fondamentale. Non voglio insegnare a nessuno come fare politica, parlo per me stesso, ma forse serve una maggiore diplomazia. Non dovremmo arrivare a certi punti critici”. Sono le parole del vescovo di Rimini Nicolò Anselmi intervenuto il 21 e il 22 febbraio a Sogliano durante l’incontro ‘Custodi di speranza’ che ha visto la testimonianza di padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa.

Credo che, in futuro, la comunità internazionale e anche quella religiosa debbano accorgersi in anticipo quando certe situazioni stanno per esplodere. Questo vale in ogni contesto”, ha precisato Anselmi. “Ricordo che, tre anni fa, durante un incontro in Germania, qualcuno disse: “Forse la comunità internazionale non si rende conto che a Gaza i palestinesi vivono come topi.” Questa frase mi è rimasta impressa”.

Oggi “siamo sorpresi dal fatto che così tante persone partano dall’Africa subsahariana sui barconi, affidandosi agli scafisti. Ma chi si è mai chiesto come si vive in Niger o in altre regioni simili? Era inevitabile che, prima o poi, accadesse”.

La soluzione si chiama prevenzione. “Dobbiamo imparare a prevenire. Quando esistono squilibri troppo grandi, significa che qualcosa non va e bisogna intervenire. Tutti dobbiamo impegnarci e fare il possibile. Ora ci troviamo nel pieno della tempesta e non so cosa potremo fare, ma prima o poi finirà. Speriamo che, da questa crisi, nasca qualcosa di nuovo”, si augura Anselmi.

Dobbiamo essere più consapevoli delle disuguaglianze, perché quando diventano troppo marcate, prima o poi esplodono. Serve agire ora, prima che sia troppo tardi. Chi conosce il mondo e lo gira ha il dovere di sollecitare l’attenzione su questi temi. Questo principio vale a tutti i livelli, persino nella salute delle persone: arrivare prima, prevenire. La grandezza di una società e di una persona sta nella capacità di guardare avanti e prevedere ciò che potrebbe accadere”.

Che lo Spirito Santo “ci doni la luce per riconoscere le crisi future e impedirne l’esplosione. Dobbiamo muoverci prima”, preghiera finale.