Tutto si può prendere a nolo. Un’auto, l’attrezzatura sportiva, l’abito firmato per la cerimonia o il pezzo d’arredamento importante. Addirittura, per chi ai “beni deprezzabili” preferisse l’investimento in cultura, esiste un catalogo di proposte connesse al noleggio d’intere mostre artistiche, da scegliere, esporre e poi rendere, o perfino comprare. Tutto attraverso “Meeting Mostre”, un marchio nato nel 2000 come ramo del Meeting per l’amicizia fra i popoli di Rimini, ossia come estensione dell’attività di organizzazione mostre di cui il Meeting stesso si occupa tutti gli anni. L’attività principale di questa realtà è di promuovere, gestire e noleggiare le mostre didattiche organizzate dal Meeting. Durante la settimana della kermesse ciellina, infatti, vengono esposte ogni anno dalle dodici alle quindici mostre di carattere culturale, storico, scientifico, artistico o religioso. Da nove anni, queste mostre sono tradotte in più lingue e diventano itineranti.
Il successo dell’iniziativa, come ci racconta Carmelo Simone, tra i responsabili dell’iniziativa, è in costante aumento. “Siamo arrivati a 250 noleggi l’anno a livello nazionale, la maggior parte dei quali sono concentrati al centro nord, ma abbiamo allestito mostre anche al sud e nelle isole” racconta Simone “Soprattutto negli ultimi anni si è incrementata la collaborazione estera, in particolare per quanto riguarda una delle ultime mostre “Dalla terra alle genti”, che è stato un successo a livello europeo”.
Quanto ricava una realtà come quella di Meeting Mostre?
“L’incasso si aggira intorno ai 300mila euro l’anno. Ogni esemplare ha un suo canone d’affitto, variabile in base alla quotazione di mercato, ma questa cifra non si riferisce soltanto ai noleggi, bensì comprende tutti i servizi accessori che Meeting mostre offre”.
Quali altri servizi, oltre il noleggio, sono offerti?
“Dietro Meeting Mostre esiste un meccanismo che non si limita al noleggio dei pannelli, ma che offre una serie di ampi servizi accessori, tra cui, per esempio, la promozione dell’evento culturale (materiale pubblicitario, manifesti, locandine e volantini), il trasporto o il noleggio delle strutture di allestimento. Spesso la mostra affittata è anche custodia delle opere, visite guidate o formazione di guide. Inoltre Meeting Mostre risolve i problemi di organizzazione degli spazi a disposizione, e si occupa di rendere completo l’evento culturale proponendo la presenza dei curatori delle mostre. È prevista perfino la realizzazione di mostre su commissione”.
Quante persone lavorano a Meeting Mostre?
“Stabilmente sono impiegate quattro persone, che però sono coadiuvate dai volontari, dalle associazioni o dai centri culturali committenti. Infatti, sono diverse le realtà che si rivolgono a Meeting Mostre: associazioni, scuole, università, comuni, pro loco, parrocchie, e il committente della mostra ha sempre un rapporto di collaborazione attiva con noi”.
Quali sono le mostre più richieste?
“È difficile stilare una classifica. A livello di enti pubblici e comuni ha avuto molta fortuna la mostra dedicata a Guareschi, celebre creatore di don Camillo e Peppone. Molto successo ha avuto La qualità della vita, e un’ottima riuscita è stata anche Atmosphera, una mostra sull’evoluzione climatica, che a partire da settembre sarà allestita a Rimini per quattro mesi”.
Genny Bronzetti