Amo paragonare il Concilio Vaticano II ad un “terremoto”. Dopo ogni terremoto vi è il periodo di assestamento. Nel dopoguerra, le due Fraternità maschile e femminile alquanto numerose, vivevano assieme ai Frati un’intensa spiritualità francescana. Molte difficoltà sorte in seguito hanno segnato la Fraternità stessa già notevolmente diminuita per l’accresciuta anzianità dei suoi iscritti.
La nostra Fraternità ha sede presso il Convento Francescano dei Frati minori di Covignano e Santuario di Santa Maria delle Grazie. Un binomio perfetto.
L’unico vetusto registro degli iscritti al TOF (Terzo Ordine Francescano), ritrovato nella Chiesa di San Bernardino porta la data del 1898. Abbiamo però molte ragioni per credere che documenti ancor più antichi siano andati distrutti durante la seconda guerra mondiale.
Ai giorni nostri, grazie alla disponibilità dei Confratelli del Primo Ordine ed in modo particolare del nostro Assistente padre Donato Sartini, la Fraternità sta rifiorendo.
Abbiamo un Organo di stampa mensile: Con Francesco in perfetta letizia giunto al suo quinto anno di vita, diversi gemellaggi con i nostri Fratelli Missionari, con particolare riferimento alla Papua Nuova Guinea ove opera il nostro concittadino padre Gianni Gattei, ed una nutrita biblioteca di quasi 1500 volumi, molti dei quali, ereditati dalla biblioteca dei Terziari Francescani di San Bernardino del 1800, oggi introvabili.
Ci riuniamo il primo e terzo sabato del mese alle ore 16 in Convento, per la nostra formazione personale e per la Messa in suffragio dei nostri defunti.
I francescani hanno una particolare attenzione alla famiglia, sempre fedeli alla Chiesa ed orientati verso l’avvenire. Sostenuti sempre dalla preghiera, sono solidali con gli oppressi, portatori di gioia, costruttori di pace, difensori e cantori del creato.
Nelle braccia della nostra Madre Celeste, Avvocata dell’Ordine, con la Benedizione di San Francesco siamo convinti di continuare ad avere le forze necessarie per il nostro apostolato “passando dalla Vita al Vangelo e dal Vangelo alla vita”.
Pier Luigi Galvani