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Complesso e divisorio, ecco Megalopolis

MEGALOPOLIS DI FRANCIS FORD COPPOLA PER ADULTI – AL CINEMA

New York come l’antica Roma, anzi la “New Rome”. La favola di Francis Ford Coppola (così indica il sottotitolo del film), progetto coltivato a lungo, dedicato all’amata moglie Eleanor, scomparsa in aprile, sogno utopistico, follia produttiva eppure “film da fare a tutti i costi” per il regista di Apocalypse Now, sempre pronto ad accettare sfide, tra trionfi e sconfitte, tra fallimenti per opere (ingiustamente) incomprese e applausi per capolavori senza tempo.

Megalopolis è il racconto di una civiltà fortemente legata ai fasti ed ai vizi dell’Impero romano in una città, New York, rivisitata in chiave imperiale, con un architetto sognatore, un sindaco conservatore, ricchi sfacciati, una giornalista arrivista e la figlia del sindaco pronta ad abbandonare i giorni di lussuria per seguire amorevolmente il folle costruttore, capace di fermare il tempo e custode di un materiale rivoluzionario per edificare una nuova città. Ma c’è anche un popolo in fermento, stanco dei soprusi e delle differenze sociali, pronto a mettere a ferro e fuoco il sistema. Avete capito che Coppola parla del contemporaneo, rivisita il passato in chiave attuale, spinge all’uso della coscienza e crea un film visivamente generoso, un racconto complesso che merita visioni approfondite, un turbine spiazzante dove l’autore se ne frega di tutto e di tutti (compresi i sedicenti leoni da tastiera attivi nel massacrare il film senza un briciolo di analisi adeguata) e va avanti per la sua strada, in fiera indipendenza, spalleggiato da un cast che annovera Adam Driver, Aubrey Plaza, Giancarlo Esposito, Nathalie Emmanuel, Shia LaBeouf, Jon Voight e Dustin Hoffmann.