“Qui al Tempietto ho iniziato la mia “carriera” da tossicodipendente. – è la toccante testimonianza di Gabriele – Oggi sono qui invece a testimoniare che Dio è stato capace di ricostruire la mia vita, di fondare una famiglia, darmi dei figli e un lavoro che mai mi sarei aspettato. Un amore gratuito capace di rimettermi in piedi: e se lo ha fatto con me, può davvero farlo con chiunque”.
Gabriele è uno dei tanti giovani che domenica pomeriggio 19 aprile sono festosamente intervenuti in piazza Tre Martiri. L’occasione è quella della “Grande missione in 1.000 piazze del mondo”, condotta dal cammino neocatecumenale, e in collaborazione con i frati Minimi Paolotti. Per cinque domeniche, da quella della Misericordia al 10 maggio, piazza Tre Martiri è dunque teatro di altrettanti incontri proprio attorno al Tempietto di Sant’Antonio da Padova. Per aiutare la fede.
“Dice San Paolo: Dio ha voluto salvare i credenti medianti la stoltezza della predicazione del kerigma? Cos’è il kerigna? L’annuncio della Buona Notizia: Cristo è un avvenimento, ci ama così come siamo, viene a liberarci dalla paura della morte e regalarci una vita nuova”.
L’invito che Papa Francesco rivolge periodicamente dal giorno dell’elezione, è esplicito. “Lo spirito di Cristo Risorto scaccia la paura dal cuore degli apostoli. Dobbiamo avere anche noi più coraggio di testimoniare la fede”. Una proposta che anche la Diocesi di Rimini riprende, sulla scia dell’Evangelii Gaudium, per dar vita alla Missione straordinaria. In questo periodo pasquale, centrale per la fede cristiana, è una iniziativa tanto più valida per “scaldare i motori”.
Piazza tre Martiri è la piazza scelta quest’anno per la Diocesi di Rimini dopo Villa Verucchio e Bellariva. Gli incontri sono programmati alle 16. La scansione del pomeriggio prevede la preghiera dei Vespri, intervallata da canti, e tre brevi testimonianze, cui fa seguito una brevissima catechesi. E canti e danze per concludere il pomeriggio di festa. “Era ora che anche noi cristiani prendessimo coraggio – è il commento di una signora che si è fermata ad ascoltare – tanto più con questa gioia, con questa semplicità, con questo sorriso”.
“L’evangelizzazione è una urgenza primaria per ogni cristiano, tanto più per una comunità cristiana. La missione è un bel gesto, – ne è convinto il superiore dei Paolotti, padre Francesco Abis – , si avverte tanta gioia, partecipano molti giovani. Per i riminesi, ma anche per i turisti e i passanti è un bel gesto che può raggiungere il cuore”.(t.c.)