A dare la notizia è Operazione Colomba, il corpo di pace della Comunità Papa Giovanni XXIII, operativo in tutto il mondo. La mattina di martedì 19 marzo in Colombia sono stati uccisi una donna ed un ragazzo appartenenti alla Comunità di Pace di San José de Apartadó.
Le vittime sono Nayeli Sepulveda, 30 anni, ed Edison David, 15 anni, rispettivamente moglie e fratello di uno dei leader della Comunità di Pace.
Il duplice omicidio è stato compiuto con colpi d’arma da fuoco presso il villaggio La Esperanza, nel Dipartimento di Antioquia.
«Nelle ultime due settimane noi di Operazione Colomba eravamo presenti in qualità di osservatori internazionali nel villaggio La Esperanza proprio a causa degli ultimi attacchi ricevuti. Io ero ripartita da quel villaggio il giorno prima del massacro» spiega Monica Puto, operatrice di Operazione Colomba, il Corpo Nonviolento di Pace della Comunità di don Benzi.
«La Comunità di Pace – continua Puto – aveva subito di recente diversi attacchi: invasioni di terreno nella proprietà privata Las Delicias, all’interno del villaggio, danni materiali a beni di sua proprietà, minacce, calunnie per screditare la resistenza pacifica che portano avanti da 27 anni per proteggere la loro terra da grandi progetti estrattivi. Il Municipio di Apartadò, gli Enti locali e il Governo nazionale erano a conoscenza di quanto stesse accadendo prima del massacro».
«Chiediamo che si fermi immediatamente questa escalation di violenza che sta colpendo chi in prima linea si spende per creare un futuro di pace per il suo Paese», conclude Monica Puto.
Dal 1997 ad oggi la Comunità di Pace ha avuto più di 300 persone assassinate.
Sebbene le violazioni dei Diritti Umani non siano mai cessate, era dal 2005 che non avveniva un tale massacro. Dalla firma degli Accordi di Pace del 2016, la Comunità di Pace ha continuato a denunciare la forte presenza dei gruppi paramilitari nell’area.
Operazione Colomba, il Corpo di Pace della Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi, è presente in Colombia dal 2009 per garantire protezione e accompagnamento alle persone vittime del conflitto.