Venditori di cocco, massaggiatori, gelatai, scattini, venditori di collane: li vedi passare veloci tra gli ombrelloni, non ne conosci il nome né la provenienza. Niente a che vedere con i Pippo, gli Alvaro o i Giancarlo di un tempo. Che vendessero lupini, dolciumi o scattassero foto, erano sempre lì, con le loro pseudo-divise.
Oggi in spiaggia non vi sono solo i vu cumprà, ma anche persone con regolare permesso per mestieri che oggi vanno scomparendo. I comuni rilasciano i nulla osta per un certo numero di fotografi, venditori di gelati preconfezionati o di cocco. Tutti con la licenza di venditore ambulante itinerante.
Poi in realtà sulla spiaggia c’è di tutto, tanto che sono scesi i vigili in bicicletta a cercare di regolamentare un po’ le cose.
Incontriamo un venditore di cocco sulla spiaggia di Rimini col suo cesto in vimini. “Uno spiedino costa 2 euro – dice – tempo fa si guadagnava di più, quando bastavano mille lire la gente era più disposta a comprare…”.
E con le forze dell’ordine? “Nessun problema: noi non diamo fastidio e siamo attenti all’igiene, con un occhio di riguardo per i bambini”. Su questo tante polemiche si sono spesso innescate con la Regione Toscana che ha lanciato l’allarme perché alcune persone si erano sentite male, sembra per aver mangiato frutta venduta in spiaggia.
Poco più in là macchina fotografica al collo e bikini, una scattina si sta accordando con una famiglia per una foto. “Dobbiamo sempre chiedere il permesso – spiega – soprattutto con i bambini le cose sono molto più complicate rispetto al passato. Poi col digitale questo mestiere andrà scomparendo. Ci sono inoltre un sacco di regole, non puoi smerciare denaro in spiaggia. Le persone devono andare a ritirare le foto in negozio e pagare lì”.
Insomma, non è tutto abusivo ciò che avviene sotto il sole. Rispettando le regole si può lavorare nella legalità. Anche se le licenze non sono molte e spesso di vecchia data.
L’arenile ha tutta una serie di leggi scritte e non scritte, rispettate e non, tante cattive abitudini sono state giustamente arginate, ma molti mestieri tipici da spiaggia stanno scomparendo: mosconai, scattini insieme ai loro tipici personaggi. Quel che rimane è una massa di venditori, questi davvero senza regole, che spesso disturba la vacanza. Ognuno con la sua storia fatta di miseria e spesso sfruttamento.
Silvia Ambrosini