È quasi un felice auspicio per questa primavera che tarda ad arrivare. Ad accoglierla c’è la ventunesima edizione del Festival Internazionale di Pianoforte “Città di Rimini” che si apre sabato 12 marzo con un concerto vocale. Protagonisti Gladys Rossi, giovane soprano ospite di prestigiosi teatri e ormai proiettata verso una brillante carriera, e il baritono Maurizio Leoni, accompagnati al pianoforte da Davide Cavalli. Nel loro programma spiccano ben otto Lieder di Liszt – autore d’obbligo quest’anno nel bicentenario dalla nascita – compresi i Tre sonetti del Petrarca, con un testo rielaborato da Peter Cornelius (più noto come autore del Barbiere di Bagdad) a partire dal grande poeta italiano, poi le Chansons del Don Quichotte di Ravel, un’aria dal Faust di Gounod e una dalla Traviata di Verdi. In mezzo tre brani vocali di Alfredo Speranza (nella foto), il pianista e compositore uruguayano, da molto tempo naturalizzato riminese, che è stato l’ideatore del festival. Nel tempo la manifestazione è cresciuta e ha conquistato un ruolo importantissimo nel panorama musicale italiano. Consapevoli di questa eccezionalità e in segno di gratitudine per l’anziano maestro, ognuno dei concertisti in cartellone ha inserito nella propria scaletta alcuni brani di Speranza.
Gli appuntamenti dell’edizione 2011 del Festival sono sempre fissati al Teatro degli Atti, il sabato alle ore 21. Il secondo concerto (19 marzo) vedrà l’esibizione di Marcella Crudeli, pianista di fama e già ospite in passato della rassegna riminese. Accanto a musiche di Domenico Scarlatti – di cui è un’apprezzatissima interprete – e di Cimarosa proporrà la Sonata n.26 in mi bemolle maggiore op.81 “Les adieux” di Beethoven, tre brani di Chopin (la Ballata n.4 in fa minore op.52, lo Scherzo n.2 in si bemolle minore e l’Andante spianato), oltre ad alcuni pezzi che Speranza ha scritto espressamente per lei.
È un fuoriclasse proveniente da Oderzo, in provincia di Treviso, il quindicenne Alberto Tessarotto che si esibirà il 2 aprile. Ha conseguito il diploma in pianoforte a soli tredici anni, vincendo subito il concorso come miglior diplomato d’Italia, e adesso sta trionfando in tante competizioni internazionali. Il suo ricco programma prevede Arabesque op.18 di Schumann, la Terza sonata in si minore op.58 di Chopin, l’impegnativo Concertino iberico di Speranza, la Terza sonata di Prokof’ev, e la Rapsodia in do diesis minore n.12 di Liszt.
Il sabato successivo tocca a Luigi Tanganelli, in passato allievo di Sergio Perticaroli e ora docente al conservatorio di Cesena. Ha scelto brani collaudati come le Sonate op.10 di Beethoven, le Variations serieuses di Mendelssohn, ma si dedicherà anche ad altri autori: Speranza, Schubert e Chopin. Punta invece sul grande virtuosismo Roberto Cappello, che il 16 aprile affronterà una selezione di pagime che prevedono un omaggio iniziale a Liszt con I tre sonetti del Petrarca, tratti da Deuxième Année de Pèlerinage, poi si concentrerà sul repertorio ispanico-sudamericano. Gli autori sono Granados, e i suoi poco noti Valzer romantici; Speranza, con la Toccata della Nuova Era; e – per proseguire l’ideale omaggio al padrone di casa – la Suite espagñola op. 47 di Albéniz, tante volte interpretata da Speranza (nella foto).
Giulia Vannoni